Milano è la città italiana scelta dal Governo per ospitare la sede del Tribunale europeo dei Brevetti.
La decisione è stata presa giovedì 3 settembre e a fare la differenza è stata l’asse tra il sindaco Beppe Sala e il viceministro Cinque Stelle, Stefano Buffagni. Parigi, Monaco e una città della Spagna saranno le altre candidate da battere.
Dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea c’è bisogno di ricollocare il Tribunale dei Brevetti. Ma perché Milano è la candidata perfetta per gestire le cause di nullità dei brevetti del comparto farmaceutico e Life Science? Il sistema delle Corti del Brevetto unitario è costituito da un tribunale di primo grado, dalla corte d’appello e da un sistema di cancellerie.
La corte d’appello sarà a Lussemburgo, il Tribunale di primo grado avrà sede a Parigi, mentre altre due sezioni saranno a Londra e a Monaco di Baviera. All’Italia spetta la Divisione locale, collocata a Milano. Qui ci imbattiamo nella prima motivazione: la sede della Divisione locale può essere integrata perfettamente con la Corte Centrale, altrimenti realizzabile in area Expo o nel Palazzo di Regione Lombardia.
Senza contare che a Milano vengono registrati il maggior numero di brevetti.
Milano è il polo economico di maggiore industrializzazione ne Paese, con una concentrazione particolare delle imprese del settore farmaceutico e chimico. Per raggiungere l’obiettivo di portare il città il Tribunale dei Brevetti, la Corte d’appello e l’Ordine degli Avvocati milanesi si sono già messi all’opera per dare vita a un tavolo tecnico.