È passato solo poco più di un mese dall’inizio dei lavori al Parco Nord di Milano per la realizzazione della vasca, per evitare le prossime esondazioni del Seveso.
Poco più di 30 giorni e il cantiere vede uno stop imminente. Ad annunciarlo è l’assessore alla mobilità e ai lavori pubblici Marco Granelli. “Gli abitanti di Bresso hanno già presentato due ricorsi“, spiega.
Gli abitanti di Bresso avevano già presentato un’istanza cautelare che successivamente si sono visti respingere, ma ora arriva un altro reclamo. Per questo si discuterà il prossimo 16 settembre.
I cittadini più preoccupati sono quelli che abitano in via Papa Giovanni XXII. In quella via c’è un super condominio che, una volta terminati i lavori, affaccerebbe proprio sulle acque della vasca. “Speriamo che i giudici non blocchino i lavori – si augura Granelli -, rischieremmo di avere ancora mesi e anni di attesa e rischio esondazioni“. L’altra polemica riguarderebbe la flora della zona: gli abitanti si sono subito preoccupati quando hanno visto abbattere alcuni alberi sani.
L’assessore ha voluto immediatamente rassicurarli, spiegando che verranno abbattuti solamente quelli che intralcerebbero i lavori, ma altri arbusti saranno ripiantati al loro posto.
“Il nostro obiettivo è uno solo: non vedere più i quartieri di Milano – ha aggiunto Granelli – e delle altre città lungo il Seveso, allagati durante le esondazioni, che sono state 116 in 45 anni. Il cantiere insediato il 20 luglio procede con i lavori e intanto stiamo effettuando l’acquisto della prima delle aree dismesse per acquisirla al Parco e utilizzarla per piantumare.
Il cantiere è parte di un progetto complessivo di governo delle acque del Seveso, che ci salverà dalle esondazioni, interamente finanziato con più di 140 milioni di euro, che oggi vede due interventi conclusi, quello del potenziamento del canale scolmatore e del consolidamento e pulizia del tratto coperto del Seveso a Milano“.