La situazione sui mezzi pubblici per arrivare all’aeroporto di Malpensa è delle peggiori: i passeggeri si lamentano del mancato distanziamento per prevenire il Coronavirus.
Si parla orma di un’autogestione, tra chi la mascherina non se la toglie mai e chi, al contrario, la reputa inutile.
All’interno dell’aeroporto di Malpensa i controlli sono ferrei e si fanno i tamponi direttamente sul posto. Una volta messo piede all’esterno la situazione cambia e i passeggeri si ritrovano nel caos più totale. Gli shuttle e i treni di collegamento con Milano città sono pieni e mantenere la distanza consigliata è praticamente impossibile.
Chi sale con la mascherina se la prende con chi non ce l’ha: qualcuno risponde cortesemente e rimedia subito, altri si lasciano andare alla polemica.
Dal primo di agosto, dopo l’ordinanza firmata dal governatore Attilio Fontana, i servizi di navetta non sono obbligati a ridurre i posti disponibili al 50 per cento. Per questo chi serve Malpensa ha deciso di uniformarsi con Trenord, permettendo ai passeggeri di occupare tutti i posti liberi.
Secondi il direttore sanitario dell’Ats Milano-città metropolitana, Vittorio Demicheli, la Regione Lombardia non si sarebbe completamente posta il problema. Nel frattempo, chi torna da zone a rischio come Spagna, Malta, Grecia e Croazia, ha l’obbligo di sottoporsi al tampone faringeo entro le 72 euro successive al ritorno in patria. La situazione Coronavirus torna a preoccupare, le curve dei contagi si alzano nuovamente e gli ospedali si preparano al meglio per affrontare quello che ormai sembra incombere.