Sono più di 1800 le idee arrivate al sindaco Beppe Sala per riorganizzare la ripartenza nella città di Milano.
Grazie a una sfida lanciata dal Comune, molti hanno risposto con suggerimenti e osservazioni per riprendere al meglio in una città che vuole tornare a vivere. Molti gli appelli per una riqualificazione della città e per una mobilità più sostenibile. Da ciò emerge “una città pronta al cambiamento“, dichiara l’assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini, “che, anche partendo da una situazione drammatica, ha voglia di immaginare un futuro diverso“. Se già molto è cambiato delle nostre abitudini, molto ancora dovrà cambiare.
Il 15 giugno inizierà una ulteriore fase, con la riapertura di moltissime attività, ma solo con nuove soluzioni creative si potrà ripartire al meglio.
La convivenza con il virus, che ormai è diventata una certezza cui far fronte nei prossimi mesi, necessita di creatività. Sì, perché i cittadini di Milano hanno saputo dimostrare grande inventiva. In risposta all’appello lanciato dal Comune, hanno infatti inviato migliaia di soluzioni per vivere al meglio la vita in città.
Tra queste, l’idea di far circolare autobus a due piani, su modello di quelli londinesi, per garantire la distanza interpersonale. Oppure riorganizzare alcune attività per fasce orarie. Dalle 6:30 alle 9:00 e dalle 19:00 alle 20:00 il parco potrebbe essere usato dunque dai proprietari di cani. Per il resto del tempo saranno occupati dalle famiglie e dagli sportivi. Altre idee riguardano l’apertura dei musei anche di notte, oppure iniziative per agevolare il lavoro.
Tra queste, l’idea di trasformare i padiglioni della Fiera in un enorme ambiente di co-working, o il wi-fi gratis per chi lavora al computer.
Le idee suggerite al Sindaco non tralasciano i bambini, per permettere loro un ritorno ai giochi e allo studio. Tra le proposte, quella di abbattere i muri delle aule per creare un enorme open space, in modo che i bambini possano avere spazi maggiori di libertà.
Per il rientro nelle scuole, si propone una divisione per fasce orarie. La ripartenza deve dunque iniziare dalla creatività: le soluzioni sono molte. Rimane compito del Comune e dei cittadini impegnarsi a metterle in atto.