La riqualificazione di Piazzale Loreto in un progetto visionario: un enorme mall sotterraneo e verde, aree pedonali e ciclabili sulla superficie.
La crisi sanitaria ed economica non ha fermato la corsa di gruppi immobiliari per le aree comunali di Milano. Molti sono stati infatti i progetti presentati al concorso internazionale Reinventing Cities per riqualificare spazi pubblici abbandonati nelle periferie. I progetti verranno valutati in base a parametri ambientali, fissati a livello internazionale da una giuria di tecnici e architetti urbanisti da tutto il mondo.
Per Piazzale Loreto, al momento inutilizzato o non percorribile per oltre il 60%, si è pensato ad un intervento volto alla riqualificazione di tutta la zona.
Un grande mall commerciale sotterraneo dentro gli spazi vuoti delle stazioni del metrò, con l’obiettivo di portare verso quello che oggi è soprattutto uno snodo viabilistico il flusso di milanesi e turisti. Sulla superficie, invece, Loreto diventerà un’area verde pedonale e ciclabile che renda possibile attraversare a piedi o sulle due ruote la grande piazza-cerniera.
Piazzale Loreto era una delle sette aree di con cui il Comune di Milano partecipava al bando.
Forse la più appetibile, poiché interessa il tratto che va da piazza San Babila fino a Crescenzago. Solo per questo polo sono state undici le proposte avanzate da diversi team che mettono insieme investitore finanziario, architetti, partner ambientali e progettisti delle altre aree di intervento.
Oltre a Loreto ci sono proposte sul nodo Bovisa, su Scalo Lambrate, su Crescenzago, sull’ex Macello, sulle Palazzine Liberty di viale Molise e su Piano Monti Sabini.
La Bovisa (91 mila metri quadrati, di cui 54 mila comunali e 37 mila di Ferrovie Nord), diventerà una nuova porta di accesso alla città dall’aeroporto di Malpensa, con nuova edilizia residenziale convenzionata e per studenti, spazi per sedi di aziende legate allo sviluppo tecnologico.
Così verrà ridisegnato anche il lotto dell’ex Macello e delle palazzine di viale Molise dove oggi c’è un centro sociale, che potrebbe diventare parte di un progetto integrato fra residenziale sostenibile e polo culturale alternativo.