Nonostante le restrizioni emanate dal governo per contenere la diffusione del coronavirus, c’è ancora chi viola il distanziamento sociale rischiando il contagio: è il caso di sette giovani che nella serata di martedì 7 aprile 2020 hanno organizzato una festa in casa in via Aterno, situata nella periferia di Milano.
A segnalare l’evento sono stati alcuni residenti che intorno alle 16:00 hanno iniziato a sentire musica ad alto volume provenire da un appartamento. Hanno così avvertito gli agenti del commissariato Lorenteggio che, giunti sul posto hanno individuato l’abitazione e sono entrati. Qui vi hanno trovato dei ragazzi intenti a festeggiare con carne e birra, inconsapevoli dei rischi e del fatto che ciò costituisse reato.
L’inquilino dell’appartamento che ha aperto agli uomini delle forze dell’ordine ha spiegato loro di aver organizzato il party “per passare il tempo“. Immediata la denuncia ai presenti, tutti ragazzi di origine sudamericana di età compresa tra i 18 e i 23 anni. Oltre ad aver ricevuto la denuncia per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, uno di loro è stato anche portato in questura in quanto irregolarmente presente sul suolo italiano.
Intanto il sindaco ha annunciato che, per evitare che le vacanze pasquali possano essere fonte di assembramenti o desiderio di andare in giro, potenzierà i monitoraggi. D’accordo con il prefetto, ha infatti spiegato di star rafforzando il controllo sulle strade. Tra Pasqua e pasquetta ci sarà dunque un potenziamento di pattuglie e blocchi di polizia locale, stradale e carabinieri.