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Con un messaggio alla cittadinanza il sindaco Sala, nella mattinata di lunedì 6 aprile, aveva annunciato di aver chiuso tutti i mercati coperti della città a causa dell’emergenza Coronavirus.
Sin da subito il primo cittadino aveva mostrato la sua contrarietà alla misura annunciando un appello alla Regione per la riapertura. Tuttavia, solo qualche ora dopo, in serata, la Regione ha comunicato il dietrofront e la decisione di riaprire già a partire dalla giornata di martedì 7.
“Regione Lombardia ha disposto un’ordinanza a firma del presidente della Regione Attilio Fontana, grazie alla quale dal 7 aprile i mercati coperti potranno essere riaperti alle medesime condizioni che valgono per i supermercati“.
Con queste parole in serata è arrivato il cambio di rotta della Regione, che ha rivalutato la propria decisione in virtù delle polemiche emerse a seguito della chiusura.
Per molti, tra cui il presidente di Assofood, Pietro Monfrini, “i mercati comunali coperti sono vicini alle fasce più deboli, svolgendo nei quartieri un ruolo prima di tutto sociale, con un servizio essenziale di prossimità“.
Il sindaco Sala nel suo messaggio quotidiano ai milanesi ha annunciato un provvedimento con il quale i mercati coperti della città sono stati chiusi a causa dell’emergenza Coronavirus: “Il nuovo regolamento ci chiedeva di farlo.
Io resto fedele ai miei principi e applico le norme“. Il primo cittadino ha quindi espresso la volontà di chiedere a Regione Lombardia un ripensamento in merito: “I mercati comunali coperti sono importanti per una larga parte della popolazione e hanno gli stessi sistemi di sicurezza dei supermercati come la misurazione della febbre all’ingresso come confermato dal Presidente di Coldiretti“.
La decisione, a detta del sindaco, è stata imposta dal nuovo decreto Regionale, lo stesso che obbliga all’uso delle mascherine o di altri sistemi di protezione del viso. “Rispetto le norme e le applico – sono state le parole del sindaco – ma parlerò con la Regione affinché ci ripensi. I mercati coperti sono importanti per gran parte della popolazione e all’interno sono in vigore le stesse regole di sicurezza che valgono per i supermercati“.
Da domenica 5 aprile in Lombardia, come in altre Regioni italiane, è stato imposto l’obbligo di indossare la mascherina ogni qual volta si esca di casa. Tuttavia è rapidamente emerso il tema della scarsità di tali dispositivi nelle farmacie dove sono esaurite o in vendita a prezzi decisamente oltre la norma. Regione Lombardia ha quindi annunciato la distribuzione gratuita di mascherine chirurgiche che i Comuni potranno poi consegnare alla popolazione.