La qualità dell’aria nella città di Milano è notevolmente migliorata rispetto i primi mesi dell’anno.
Dai primi giorni di gennaio 2020 i livelli di Pm10 erano ben oltre i limiti fissati. Con blocchi delle auto e limitazioni riguardanti anche i riscaldamenti delle abitazioni la situazione non migliorava affatto. Ora, molto probabilmente per lo stop quasi totale della città a causa del Coronavirus, i numeri sono molto bassi.
Se si volesse trovare un lato positivo nella tragica situazione che stiamo vivendo in Italia e in tutto il Mondo, sarebbe sicuramente la qualità dell’aria.
Grazie allo stop quasi totale delle attività a causa del Covid-19, si usano molto meno i mezzi di trasporto – come spiega anche Trenord – così come le vetture. La conseguenza immediata è l’abbassamento dei valori di Pm10. Martedì 31 marzo le centraline dell’Arpa registravano le concentrazioni di polveri sottili entro i limiti. Ai piedi della Madonnina il dato era di 11.9 µg/m³, mentre il limite è fissato a 50 µg/m³.
I numeri comunque non sono uniformi e variano in base alle zone della città. In Viale Marche si legge 11 µg/m³, 10 in Città Studi e 12 al Vereziere. Nella zona periferica invece i valori sono leggermente più alti: a Limite di Pioltello 14 µg/m³, a Cassano d’Adda 12 e 13 a Magenta. A Turbigo le centraline rilevano 11 µg/m³. Le uniche due giornate tra il 22 e il 31 marzo 2020 in cui si è arrivati oltre la soglia sono stati sabato e domenica 31 marzo.
In quel fine settimana si è arrivati a 79,7 e 84,4 microgrammi per metro cubo. Secondo gli esperti però la colpa è da attribuire alle correnti gelide generate nei deserti del Karakorum. Comunque, la media degli ultimi dieci giorni è nettamente al di sotto della soglia dei 50 microgrammi. Per l’esattezza di parla di 34,3 µg/m³.