Chiude nuovamente le porte il Duomo di Milano a causa dell’emergenza Coronavirus che si sta abbattendo su tutta l’Italia.
Dopo la diffusione, prima della bozza e poi del vero e proprio decreto, le misure sono ora più drastiche. Niente spostamenti che andranno ridotti al minimo indispensabile e, soprattutto, niente assembramenti di persone.
La Veneranda Fabbrica del Duomo si trova costretta quindi a vietare l’ingresso all’interno della Cattedrale di Milano. Il 2 marzo 2020 aveva avuto il permesso di riaprire per le visite dei turisti, a patto che fosse permessa la distanza minima di un metro.
Le messe mantenevano il divieto totale, così come tutte le altre funzioni. Con il nuovo decreto in vigore da domenica 8 marzo si torna a vietare gli ingressi dei turisti. Potranno accedere solamente i fedeli per la preghiera in alcune aree riservate e a distanza l’uno dall’altro. Alcuni preti si stanno organizzando da tempo per celebrare la Santa Messa e l’Eucaristia in diretta streaming, proprio come ha fatto Papa Francesco con l’angelus.
È preoccupato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, soprattutto per il destino economico delle famiglie. “È più che ovvio che siamo in emergenza sanitaria – spiega -, ma il blocco di un quarto del Paese produrrà danni incalcolabili alle famiglie italiane. Non per qualche settimana, ma per un lungo periodo”. Il Primo Cittadino richiede l’intervento del Governo, non solo con misure fiscali. “Serve un grande investimento finanziario per supportare un territorio che traina l’Italia da decine di anni.
Detto tutto ciò garantisco il mio massimo impegno per far sì che le decisioni prese trovino la migliore applicazione possibile”.