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Entra in chiesa, bestemmia e insulta i fedeli: arrestato ventenne

Un ragazzo di vent'anni entra in chiesa durante la messa e dopo aver insultato i fedeli sale sull'altare e bestemmia a squrciagola: arrestato.

La tradizionale messa dell’Epifania nella parrocchia Beata Vergine Immacolata e Sant’Antonio in Viale Corsica ha avuto un risvolto particolare dopo l’ingresso di un giovane ventenne. Camminando tra le panche inizia a insultare i fedeli e, una volta arrivato sull’altare della chiesa, urla una bestemmia. Le forze dell’ordine, chiamate dai partecipanti alla funzione, l’hanno subito fermato e successivamente ammanettato.

Urla e bestemmia in chiesa: arrestato ventenne

A pochi minuti dalle 18, lunedì 6 gennaio 2020, arriva in caserma una chiamata particolare. Alcuni parrocchiani richiedevano l’intervento della polizia per via di un ragazzo che stava disturbando la quieta della messa. Stando a quanto riportato dai fedeli il ventenne si aggirava tra le panche insultandoli. “Figli di..”, “Andate a..” e non contento si sarebbe avvicinato al pulpito. Una volta salito avrebbe iniziato a urlare e a bestemmiare, concludendo così il suo triste show.

Il giovane ha posto resistenza agli agenti che sono stati così costretti a utilizzare le manette. Come se non bastasse, durante la perquisizione, gli sono stati trovati addosso alcuni grammi di droga. Le accuse includono: detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e una multa di 102 euro per la bestemmia. Secondo l’articolo 724 del Codice Penale, “chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità [o i Simboli o le Persone venerati nella religione dello Stato] è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da cinquantuno euro a trecentonove euro”. Non è un caso isolato questo, perché a quanto pare ultimamente le multe per questo tipo di reati sono in aumento, come dimostra quanto accaduto a Padova l’estate scorsa.

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