E' arrivata ieri la confessione di Mohamed Game, l'autore dal fallito attentato alla caserma Santa Barbara (qui trovate la nostra video diretta, qui tutte le interviste a cittadini, politici e militari e qui le foto).
"Ho fatto tutto da solo, volevo farmi esplodere come un kamikaze"
Game ha parlato a fatica poche ore dopo essere uscito dal coma farmacologico (foto Panorama). Ma non ha risposto alla domanda principale: perchè ha cercato di uccidersi?
"La decisione è stata mia, ho agito da solo, cosa c'entrano gli altri due arrestati? Non ho complici"
Quindi Abdel Hady Kol e Mohamaed Israfel non c'entravano nulla a detta sua. Ma per gli investigatori c'è ancora qualcosa che non torna: il libico, che è stato a sua volta arrestato con le accuse di detenzione, fabbricazione e porto di esplosivi, aggravate dalla finalità terroristica, e strage, potrebbe aver goduto del contributo di altri islamici.
Intanto durante una seduta del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblici Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha annunciato un "Modello Milano" per evitare che si possa ripetere quello che è successo alla caserma la settimana scorsa.
Si tratta di un tavolo di lavoro tra istituzioni locali e governo, come spiega Repubblica, che porterà a stilare una sorta di mappa delle situazioni di disagio sociale, dove potrebbero nascere eventuali altre azioni terroristiche.
"Milano è una città estremamente ricca per quanto riguarda il rapporto con la comunità islamica e gli extracomunitari, ecco perché serve uno schema di intervento specifico sulla città, che potrà essere replicato altrove. La pericolosità di questa cellula è resa maggiore dal fatto che pur prendendo ispirazione dalla Jihad non aveva nessun collegamento con Al Qaeda: è un fenomeno relativamente nuovo, quello del 'franchising del terrorismo' dove sono a disposizione di tutti informazioni e strumenti difficilmente controllabili"
Servono, secondo Maroni, controllo e integrazione.