Grande affluenza di pubblico alla pinacoteca di Brera con ben dodicimila visitatori, a Ferragosto. Il museo milanese, inaugurato il 15 agosto del 1809 per il quarantesimo compleanno di Napoleone, ha fatto il pienone, con code che si sono allungate nelle vie vicine per tutta la giornata. E funzionari e storici dell’arte prestati a tenere aperte le sale, perché il personale non era sufficiente. Altri ottomila gli ingressi all’orto botanico, l’ex giardino dei gesuiti che Maria Teresa d’Austria volle trasformare in ‘laboratorio’ per gli studenti di farmacia. «Mai in vita mia avevo visto capannelli di gente davanti alla Cena in Emmaus di Caravaggio. Per tanto tempo era passata inosservata. Ora dovrò mettere cartelli lungo percorso per guidarvi i visitatori», commenta la soprintendente della Pinacoteca, Sandrina Bandera. E nella sala di Raffaello a metà pomeriggio viene sospesa la proiezione che illustra i restauri delle opere, perché la troppa calca rischia di bloccare il flusso continuo dei visitatori, che sono per l’80% milanesi, come spiegherà poi l’assessore alla Cultura della città, Massimiliano Finazzer Flory.Un successo da bissare il prima possibile.