Ce lo stiamo chiedendo – e giriamo la domanda anche a voi – dopo aver letto il comunicato pubblicato sul sito del Comune di Milano.
Il commissario europeo alla Giustizia e Sicurezza, Franco Frattini, ha proposto il "Patto di legalità" con le popolazioni nomadi sperimentato a Milano come modello d'integrazione da adottare in ambito europeo.
Lo ha detto oggi, a Palazzo Marino, nel corso della presentazione, insieme con il Sindaco Letizia Moratti, della seconda Conferenza "Integrating Cities" sulle tematiche dell'integrazione e dell'immigrazione, promossa da Eurocities, la rete delle grandi città europee, in programma in autunno a Milano.
Costituitasi nel 1986, Eurocities – leggiamo sul comunicato – mira a potenziare la collaborazione e cooperazione tra città nell’affrontare tematiche di interesse comune, ha richiesto al Comune di Milano di partecipare quale partner al progetto "Benchmarking Integrating Governance in European Cities". Il progetto si propone di favorire un confronto e una miglior conoscenza delle reciproche esperienze in materia di immigrazione e prevede che Milano ospiti la seconda edizione della conferenza "Integrating Cities", dopo quella svoltasi a Rotterdam il 9 ottobre scorso. "Integrating Cities II" rappresenta un significativo passaggio del percorso "Integrating Cities".
Si tratta di un’iniziativa lanciata nel 2006 dal Commissario Europeo Franco Frattini (proprio in occasione della prima Conferenza, a Rotterdam) con il sostegno dei suoi colleghi Hübner, Figel e Spidla e in stretta collaborazione con la rete di città europee Eurocities.
Molto soddisfatto delle parole di investimento arrivate dal vice presidente europeo al modello Milano, il Sindaco Moratti. "Oggi – ha precisato il Sindaco – la collaborazione con la Comunità Europea e con il Commissario Frattini, mi incoraggia in una battaglia non facile. Sono oltretutto molto orgogliosa che sia stata scelta Milano come sede del convegno dell’integrazione, a conferma del nostro operato. Porteremo le nostre esperienze e ascolteremo quelle degli altri". "Milano è stato un laboratorio di esperienze – ha continuato il Sindaco – che ha aperto la strada a tutte le città italiane e a politiche europee basate sul modello della nostra Città. In particolare a Politiche Sociali che si ispirano al Patto per la Legalità, che abbiamo avviato noi con le comunità straniere. Oggi ne abbiamo conferma".
"Milano offre ai cittadini non italiani – ha aggiunto Letizia Moratti – servizi sociali indispensabili per arrivare a un’integrazione positiva, come l’accoglienza e l’orientamento ai servizi territoriali, il sostegno del disagio ambientale e linguistico, l’inserimento socio-abitativo e l’assistenza legale, medica e sanitaria".
Ma per offrire la nostra Città a chi vuole diventarne parte – ha proseguito il Sindaco – è necessario offrire "conoscenza", mettere a disposizione gli "strumenti" della convivenza. E’ per questo che abbiamo puntato sui servizi alla famiglia, ai minori, agli studenti, così come crediamo nel sostegno all'auto-imprenditorialità e all’inserimento lavorativo, a un lavoro stabile, regolare, che offra sicurezze per il futuro e pari dignità, affinché ogni straniero possa sentirsi milanese, con orgoglio. Per chi non rispetta il Patto di legalità, sono previste politiche rigorose che prevedono anche l’allontanamento".
[Fonte: Comune di Milano]