Mentre tutti i giornalisti si accalcavano intorno al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al sindaco di Milano Letizia Moratti, a Milano per la cerimonia in ricordo del commissario Luigi Calabresi, ucciso 35 anni fa, noi siamo andati a fare un salto da coloro che, con quel pizzico di provocazione, sono andati a rendere omaggio alla memoria di Giuseppe Pinelli (per la morte di quest'ultimo era stato accusato – e prosciolto – proprio Calabresi. Erano i giorni della strage di piazza Fontana).
Il capo dello Stato oggi ha preso un impegno: "Ricorderemo e onoreremo tutte le vittime del terrorismo" ha affermato, spiegando che le istituzioni trasmetteranno ai giovani la memoria storica legata a un periodo tragico della vita nazionale
Mario Calabresi, il figlio del commissario ucciso, ha sottolineato quanto sia fondamentale non dimenticare tutte le vittime delle stragi e ha ringraziato Napolitano.
All'interno del centro congressi della Provincia in via Corridoni è stata scoperta una lapide con una targa che ricorda Luigi Calabresi: "Fedele servitore dello Stato, vittima della spirale di violenza politica che bagnò di sangue innocente le strade di Milano. A 35 anni dal suo vile omicidio lo ricorda e lo onora la Provincia di Milano.
Di tutt'altra targa parlano invece queste foto che pubblichiamo. L’assessore all'Istruzione della Provincia di Milano, Giansandro Barzaghi, di Rifondazione Comunista, ha ritenuto invece corretto commemorare la memoria di Pinelli e ci ha detto: Non è un gesto in contrapposizione ma di giustizia.
E si è messo ad indicare la parola ucciso sulla targa in ricordo di Pinelli. Insomma, un gesto che potrebbe creare polemiche.