Partiamo dal principio. Ci stavamo recando in piazza Duca D'Aosta per Milano 2.0 quando davanti ai nostri occhi abbiamo notato la rampa che vedete nel video qui sotto.
Decine di siringhe ovunque, alcune con il sangue non ancora rappreso, sporcizia, escrementi, odore di pipì. Il tutto a pochi passi dalla Stazione Centrale, in via Ferrante Aporti.
Ci siamo fermati: abbiamo girato il video e scattato alcune foto. Mentre stavamo riprendendo si è avvicinato il conducente di un autobus che era lì in sosta: ci ha spiegato che due eroinomani erano appena andati via dopo essersi bucati alla luce del giorno.
Abbiamo continuato il nostro lavoro, ma poco dopo ci ha raggiunto un cittadino che abita nel palazzo di fronte. Non voleva essere ripreso ma ci ha parlato del "problema tossici" in questa zona.
Quella rampa, in disuso da anni, è un ritrovo per ragazzi che vogliono bucarsi "con un minimo di privacy". Si incontrano all'inizio della rampa e poi scendono giù per andare a farsi "lo schizzo". Si bucano e poi lasciano a terra le siringhe. Anzi, qualcuno non le lascia nemmeno sulla rampa ma, dopo essere risalito, le getta sul marciapiede (come documentato da una delle foto presenti nel video)
Questo cittadino ci ha anche spiegato che durante la visita di Napolitano a Milano quella rampa era stata ripulita e chiusa con una struttura che non permetteva l'ingresso. Era stata rifatta in tutta fretta anche una parte di muro pericolante. Subito dopo la visita, come per magia, la struttura è scomparsa.
Ultima curiosità: a pochi metri da questa rampa sono parcheggiate alcune automobili abbandonate. In quelle auto molti si bucano o dormono. Ma c'è il sospetto – ci ha detto il cittadino – che qualcuno le affitti a tossici, sbandati e barboni.
Statene pure certi, questo filone di denuncia non finirà qui. Oltretutto, proprio sulle droghe, vi invitiamo a leggere questo post di Attaccabottone.
Con il vostro aiuto vorremmo raccogliere video, foto e segnalazioni di situazioni analoghe. Perchè poi porteremo tutto il materiale direttamente alle Istituzioni. Per la fase di raccolta del materiale abbiamo però bisogno anche di voi.