Il 3 aprile, qualche giorno dopo aver lanciato Milano 2.0, scrivevamo questo post, lanciando anche un sondaggio (che potete vedere qui):
Fai un giro per le discoteche di Milano e ti accorgi che nei bagni circola di tutto, soprattutto cocaina. Spesso la fila davanti ai bagni non è per fare pipì. E' una realtà che i giovani vivono ogni week-end. Una realtà che tanti adulti nemmeno si immaginano.
I giovani, invece, la conoscono bene.
Vallettopoli ha fatto tornare d'attualità il discorso "cocaina a Milano" ed ecco che nei bagni di qualche discoteca i controlli sono aumentati. Lo abbiamo riscontrato settimana scorsa. Ce lo hanno riferito i nostri blogger e qualcuno dello staff Blogosfere. Si corre quindi ai ripari? Probabilmente no, siamo di fronte al solito periodo di controllo post-denuncia.
A Milano si spacciano due tonnellate e mezzo di polvere all'anno. Pippa tu che pippo anch'io, Una moda devastante che sta segnando una generazione.
E la sta segnando senza dare segni: la cocaina non è eroina, lo sapete bene, non vedremo mai tossici che barcollano per strada. Certo, se sei un po' sgamato ti accorgi subito di un cocainomane, ma questa è una cosa che spesso i genitori non riescono a riconoscere. Ed è un pericolo in più.
Se sei una ragazza poi la "striscia" la trovi anche più facilmente, Qualche anima pia è pronta a fare il gesto da cavaliere e offrirne un pochino. Non si sa mai… la riconoscenza…
Oggi il Corriere scrive invece questo:
———
Un adolescente su 10 tira di cocaina, spesso già a 15 anni. Ma la novità è soprattutto la mania sempre più diffusa dei cocktail di droga: il 50 per cento dei maschi e il 30 per cento della femmine under 20 ammette di consumare più di una sostanza stupefacente (o di averlo fatto nel corso della vita). Marijuana, crack, ecstasy, anfetamine, oppiacei, allucinogeni, colla e lacche.
Nella lista c'è di tutto: il consumo in città è all'incirca il doppio rispetto alla media nazionale. È la fotografia scattata dall'Asl Città di Milano a margine del convegno «Adolescenza inquieta». I dati li ha elaborati per il Corriere della Sera l'Osservatorio del Dipartimento dipendenze (già autore di una ricerca condotta nel 2004 sulla popolazione milanese). È stato preso in considerazione un campione di 180 teenager tra i 15 e i 19 anni.
——–
Insomma, la situazione si fa sempre più pesante. Ciò che più ci sconvolge è il fatto che debbano essere i giornali ad informare i genitori, che paiono essere all'oscuro di tutto.
Che ne dite, la soluzione decisa in zona 6 a Milano, ovvero dare test antidroga gratuiti alle famiglie, potrebbe risolvere la situazione?
Forse non è il modo ideale, sarebbe meglio il dialogo rispetto ad una strategia "Diffidente", però una soluzione bisognerà pur trovarla.