Fairouz è il primo ristorante vegetariano libanese a Milano, dove è possibile gustare i sapori della cucina mediorientale in chiave vegetariana.
I prodotti sono semplici e ricchi di gusto, adatti a chi adora assaggiare prodotti etnici e viaggiare con i sapori. Fairouz significa “turchese”, ed è lo pseudonimo della cantante libanese Nouhad Haddad, nota anche con il nome di “Nostra ambasciatrice presso le stelle”. Si tratta di una delle cantanti di maggior rilievo della musica araba del ventesimo secolo. Nelle sue canzoni ci sono romantiche storie d’amore e argomenti di carattere patriottico in cui si esprime la nostalgia per la vita rurale e l’amore per il proprio paese.
E sono proprio l’amore e il desiderio di “rendere omaggio a Madre Terra che offre tanti frutti” a costituire la filosofia del ristorante.
Fairouz si trova in via Buonarroti 16 a Milano, ed è facilmente raggiungibile con la metro rossa (fermata Buonarroti o Wagner). Il ristorante è aperto tutti i giorni alle 12:00 alle 15:00 e dalle 19:00 alle 23:30. Il locale è arredato secondo la tradizione araba, sui toni di rosso e addobbi in stile mediorientale.
D’estate è poi presente una piccola veranda esterna dove gustare i sapori orientali all’aria aperta. Il mercoledì e il sabato si tengono danze orientali. Ballerine di danza del ventre si aggirano per i tavoli tra i clienti, enfatizzando l’ambientazione mediorientale.
Per chi è interessato ad assaggiare la ricca varietà di piatti che propone il ristorante, ci sono tre menu degustazone, il Farouz, il Sabah e l’Umm Kultum, che differiscono tra loro per il numero delle portate.
In questo modo si riceveranno tanti piatti diversi da dividere con i propri commensali, esplorando così al massimo i piatti della cultura libanese. In particolare si potranno assaggiare le Mezzeh, un’abbondante selezione di antipasti freddi e caldi. Tra gli assaggi è possibile trovare l’hommous, la tipica crema di ceci e tahina, e il moutabal, una purea di melanzane arrostite con yogurt. Sempre tra i piattini freddi si può assaggiare il fattoush, una insalata mista con melassa di melograno e pane croccante.
Immancabili i falafel, le tipiche polpettine di ceci fritte. Tra le creme da assaggiare anche il Mohammara, un mix piccante di peperoni rossi, peperoncino e pan grattato.
Diverse e più economiche le scelte di menu completi disponibili per la pausa pranzo. Ad esempio il menu Kebab/Shoarma, rigorosamente vegetariano, offre a soli 10 euro straccetti di seitan saltatato, tris di creme, insalata fattoush e pane arabo. Oppure il menu Maqlouba, che offre invece riso con fave verdi, carciofi, patate e mandorle tostate, servito con salsa di yogurt o di soia.
Il tutto viene servito con birra e vini libanesi. Anche i dolci sono quelli tradizionali della cucina araba. Ad esempio i baklava, gli imperdibili dolci a base di zucchero e frutta secca, onnipresenti nelle pasticcerie mediorientali. Oppure, sempre per concludere il pasto, un delizioso semifreddo al latte alla rosa spolverato di pistacchio e miele.
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