Categorie: Ristoranti
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4 Giugno 2020 09:30

Solo Crudo, la cucina salutare a Milano

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La filosofia di Solo Crudo Milano è quella di portare in tavola le materie prime con tutte le proprietà necessarie per il corpo.

Tag: locali

Il ristorante Solo Crudo di Milano basa la sua filosofia sulla cucina più antica e semplice del mondo, ovvero quella del crudismo.

Secondo i proprietari di questo locale e secondo il pensiero di chef Riccardo Rossetti la cottura distrugge alcuni elementi del prodotto necessari per il metabolismo umano. Per questo cui vengono usate tecniche di cottura della cucina Raw – cucina crudista – per garantire agli ospiti tutte quelle proprietà introvabili in altre cucine.

Solo Crudo, la cucina Raw a Milano

Le grandi vetrate in via Vincenzo Viviani 2 rendono l’ambiente ancora più ampio di quello che realmente è.

Le pareti sono arricchite da piccole scaffalature in legno, che espongono alcuni tipi di vino presenti in carta. Il bancone in marmo bianco fa di contrasto con tutto l’arredamento, prevalentemente in legno o in metallo. La particolarità del design è resa dall’utilizzo di diversi materiali, che accostati l’uno all’altro creano inaspettatamente una particolare armonia. All’esterno sono posizionati alcuni tavolini, perfetti per passare del tempo all’aria aperta.

Nella cucina di Solo Crudo si dedica molta attenzione ai prodotti e alle materie prime. Le farine utilizzate sono i grani antichi, ovvero quella tipologia di farina non modificata geneticamente per aumentare la sera. Macinate a pietra mantengono le proprietà nutraceutiche del germe del grano. Anche per l’aglio viene impiegato un tipo particolare, ovvero quello nero. Una fermentazione di quello classico che allontana gli effetti collaterali e ne aumenta invece le proprietà antiossidanti.

Tra gli altri prodotti degni di nota troviamo anche l’agave e i semi di chia.

Il menu crudista

Oltre che a piatti completamente crudi ce ne solo alcuni cotti a bassa temperatura, proprio come la Caponata siciliana proposta tra gli antipasti, seguita da un’insalata di quinoa, con verdure saltate e yogurt alla menta. A seguire degli squisiti involtini di pasta fillo, conditi da ragout di verdure con maionese di zenzero e lime.

Come primo si possono ordinare delle lasagne al ragout di tempeh – elemento ricavato dai semi di soya – oppure con broccoli, piselli e funghi. In alternativa un grande classico della cucina italiana, ovvero degli gnocchi di patate con radicchio e gorgonzola.

Il menu dei secondi esordisce con polpette di melanzane al sugo, accompagnate da ricotta salata e gratin di patate. Segue una frittata di asparagi, contornata da un’insalata di campo, oppure una parmigiana di zucchine.

Seppur si tratti di un locale salutare non si può di certo rinunciare al dessert. Prima su tutte troviamo una cheescake con coulis di frutti di bosco, poi una tarte tatin vegana, con una crema al limone e infine uno strudel di miele, con mandorle, zenzero e crema di limone. Nonostante la particolarità delle proposte il prezzo è in linea con le varie proposte in città. Con soli 28 euro si può avere una portata, la bibita e il dessert.