Capitale della moda, Milano è considerata il cuore pulsante dell’economia italiana.
Città metropolitana che conta quasi un milione e mezzo di abitanti. Dunque, una città che accoglie ed ospita ogni giorni migliaia di turisti che arrivano da qualsiasi città italiana e non per ammirare la vastità del Duomo di Milano, le vie commerciali più belle, ma anche siti archeologici. Non tutti, forse sanno, che pur essendo una delle città più moderne d’Italia, Milano ha un passato molto forte. Nel periodo romano, infatti, è stata capitale dell’impero romano d’Occidente con il nome di Mediolanum.
Essendo così grande Milano, diventa difficile e complicato per un turista, come per un milanese semplice, capire dove andare a mangiare. Tante sono le offerte, tante le zone ed i quartieri pieni di locali. Si ha l’imbarazzo della scelta. La città metropolitana mette a disposizione una vasta gamma di ristoranti, pub che possano andare incontro ai gusti e alle esigenze di tutti. Tra questi, spicca La Trifola.
È collocato in una delle zone più centrali della città, in piazza Risorgimento. Un luogo strategico che abbraccia le migliori attrattive della città. Ad un passo dalla famosa Porta Venezia e dal Quadrilatero della moda. Il nome, ispira, già molta fiducia soprattutto per gli amanti del tartufo, poichè il termine Trifola sta ad indicare, per i piemontesi ed i lombardi, il tartufo.
La trifola è uno dei cibi più raffinati ed esclusivi che un ristorante possa mettere sul proprio menu e servire a tavola.
Sicuramente, il periodo migliore per mangiarlo, è quello autunnale.
Il menu proposto dal ristorante è molto completo. Offre antipastini, primi piatti, secondi e molto altro, a modici prezzi.
Un antipasto molto leggero, ma sfizioso è rappresentato da un piatto di prosciutto crudo e mozzarella di bufala, al prezzo di 11 euro, circa.
Ci sono poi affettati come salame e bresaola serviti in un’unica pietanza con castelmagno e miele al tartufo, a soli 10 euro.
Tortini di verdure e fonduta, cestini di pasta con funghi porcini e fonduta, crema di fave o di zucca, serviti con la particolarità di amaretti salati. Il tutto oscillare dai 7 ai 10 euro.
Passando, poi, ai primi piatti, la cosa diventa molto interessante. Una prelibatezza è costituida da un duplice piatto: tajarin al burro e risotto, entrambi serviti con del tartufo bianco d’Alba grattuggiato. Questo primo piatto vale molto più che i 19 euro, al quale potrebbe essere servito.
Tra i piatti ci sono poi, molto spesso, i tipici tajarin serviti in vario modo. Possono avere condimenti come zola e noci; funghi porcini; tartufo nero al prezzo di 14 euro. Una pietanza particolare è rappresentata da gobboni di Vercelli al brà e pistacchi. Essi sono un tipo di pasta che, per forma, si possono paragonare a dei ravoli, un pò più a forma di triangolo. Un semplice piatto di gnocchi verdi al ragù di salsiccia, è poi un classico.
Agnolotti piemontesi in brodo oppure al sugo di brasato. I primi piatti, in genere, variano dai 10 ai 14 euro, normalmente. Anche i risotti sono molto gettonati, soprattutto quello con i funghi porcini e le castagne.
Per quanto riguard i secondi piatti, come non prediligere la pietanza tipicamente milanese: la cotoletta. Servita in un piatto gigante, al prezzo di 14 euro. Fanno parte del menu vari filetti di fassone ai porcini, al tartufo nero, al prezzo di 22 euro.
Sui 15 e 18 euro, abbiamo, invece, le tartare di fassone o sempre al tartufo nero. Il vitello tonnato è un altro grande must, anche se più tipicamente piemontese. È presente, al costo di 13 euro, un arrosto alle castagne.
Vi è anche un piatto singolare: un semplice uovo al tegamino che però viene arricchito dal tartufo bianco che viene grattuggiato sopra.
Da tenere in considerazione che i secondi piatti vengono serviti tutti con un contorno a scelta, del cliente.