Si chiama Jump Italy ed è legata ad Uber la nuova società di bike sharing a Milano.
Dopo essere sbarcata a Roma ad ottobre, è stato questo servizio di e-bike sharing ad aggiudicarsi il bando erogato dal comune per dei nuovi mezzi a pedalata assistita. Palazzo Marino aveva semplificato il bando ad aprile in quanto nessuna società era adatta agli standard troppo alti imposti. Così ora il Comune ha dato l’ok alla società di Uber, che introdurrà per tutta Milano nuovi mezzi a pedalata assistita. L’obbiettivo della giunta è quello di portare il numero di bici a flusso libero da 8 mila a 16 mila.
In questo modo si vuole assecondare la crescente richiesta di bike sharing dopo il lockdown. Preferito rispetto ai mezzi pubblici, e favorito dalle nuove piste ciclabili, il bike sharing è infatti aumentato del 70% negli ultimi mesi.
La società ha ottenuto una concessione di 3 anni per sperimentare il servizio. I mezzi saranno tutti a pedalata assistita e a flusso libero. Questo sistema, utilizzato da molte altre piattaforme di bike sharing, permette di parcheggiare la bici dove si vuole (purché su suolo pubblico) una volta terminato l’utilizzo.
Su ogni mezzo sarà applicato, come di consueto, il logo del comune di Milano. Il servizio risponde al bando del Comune erogato per ampliare la mobilità sostenibile a Milano. L’intento è infatti quello di agevolare la fruizione di mezzi ecologici, aumentando anche piste e corsie ciclabili in tutta la città.