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Mezzi pubblici, cosa cambierà a Milano nella fase 2

Palazzo Marino insieme al sindaco di Milano Beppe Sala sta organizzando i mezzi pubblici di Milano per affrontare la fase 2.

Tra i temi più delicati da trattare entrando nella fase 2 c’è sicuramente l’utilizzo dei mezzi pubblici. Palazzo Marino insieme al sindaco di Milano Beppe Sala sta già lavorando da tempo a varie soluzioni da apportare su metropolitane e autobus. Distanziamento, ingressi contingentati e dispositivi di sicurezza saranno all’ordine del giorno.

Mezzi pubblici, come si viaggerà nella fase 2

Dimentichiamoci le stazioni della metropolitana affollate nell’ora di punta: il Primo Cittadino Milanese ha anticipato che solamente un passeggero su quattro potrà viaggiare. “A Cadorna – spiega Beppe Sala – entravano 6 mila persone all’ora ogni mattina. Con le misure che ci indicano ne potremo far transitare il 25 per certo, quindi 1.500, 75 per volta. Dobbiamo trovare delle formule“. L’azienda di trasporti Atm ha pensato di far contare gli ingressi ai tornelli e a dei percorsi diversi per entrare e uscire dalle stazioni.


Inoltre a bordo ci saranno dei sedili da lasciare vuoti e dei segni per terra che indicano dove si può sostare in piedi. Ai passeggeri sarà misurata la temperatura con i termoscanner e dovranno indossare obbligatoriamente la mascherina. Così ance su treni e negli aeroporti di Linate e Malpensa. Come già aveva proposto alla Task Force di cui è presidente, Beppe Sala crede che una buona soluzione si trovi nelle biciclette. “Anche l’idea di sviluppare piste ciclabili non è una scelta ideologica”. Infine chiede ai cittadini di contribuire nel trovare e proporre soluzioni, perché in questa fase è importante il contributo di tutti: pianificazione, creatività e collaborazione.

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