Nella giornata di lunedì 16 marzo i mezzi pubblici di Milano, complice anche una sensibile diminuzione delle corse operata dalla società, sono stati letteralmente presi d’assalto e affollati dagli utenti, molti dei quali non dotati di mascherine e guanti protettivi.
Tra i passeggeri si è quindi scatenato il panico per l’eccessiva esposizione al contagio e l’impossibilità di mantenere la giusta distanza di sicurezza.
Alcuni macchinisti e dipendenti Atm hanno denunciato la situazione affermando di non avere a disposizione i dispositivi di protezione necessari per proteggere sè stessi e gli altri. La stessa denuncia è stata presentata anche dai passeggeri preoccupati per il sovraffollamento. Nonostante il monito di “restare a casa”, infatti, molti sono costretti a muoversi per esigenze lavorative e questo crea un disagio a bordo di tram, metro e autobus del servizio pubblico.
Numerose sono state le segnalazione giunte ad Atm, la quale ha risposto tranquillizzando gli utenti con una nota: “In ottemperanza alle disposizioni contenute nell’ordinanza della Regione Lombardia a seguito dell’ultimo decreto governativo, Atm aveva programmato un servizio con alcune riduzioni, anche in considerazione del drastico calo dei passeggeri che è arrivato a segnare -92%. Lunedì Atm ha rimodulato la programmazione, che già per i prossimi giorni prevede un’offerta pari al 75% di un normale giorno feriale, offerta che va ben oltre quanto previsto dall’ordinanza regionale stessa“.
“Stiamo intervenendo – ha proseguito – per evitare situazioni di affollamento e chiediamo collaborazione a tutti i nostri passeggeri cercando di diluire il più possibile il flusso nell’orario di punta“.