Argomenti trattati
Il Teatro alla Scala di Milano, uno dei templi della lirica mondiale, ha finalmente riaperto le sue porte al pubblico con una facciata restaurata che riporta alla luce i colori originali, sbiaditi dal tempo e dall’inquinamento. Dopo dieci mesi di lavori, il restauro ha restituito al monumento il suo splendore, rendendo visibili dettagli architettonici che erano stati oscurati per anni. La rimozione del ponteggio in piazza della Scala segna un momento significativo per la città, che si prepara a inaugurare la nuova stagione teatrale il 7 dicembre.
Il progetto di restauro, avviato lo scorso febbraio, ha richiesto un lavoro meticoloso di pulitura, consolidamento e protezione delle superfici. Gli esperti hanno lavorato per 240 giorni, restituendo ai materiali architettonici le cromie originali, sia negli stucchi rosati che negli intonaci di fondo. Tra i risultati più evidenti, spicca il timpano, che ora si presenta con colori vivaci, evidenziando il bassorilievo del “Carro di Apollo”.
Questa rappresentazione mitologica, che racconta la storia di Fetonte, si staglia su uno sfondo azzurro, riportando alla mente la grandezza artistica del passato.
Il restauro della facciata del Teatro alla Scala non è solo un intervento di conservazione, ma rappresenta anche un atto di amore verso la cultura e l’identità di Milano. Come ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, questo lavoro è un segno tangibile dell’attenzione che la città riserva al suo patrimonio artistico.
La Scala è un simbolo non solo per gli appassionati di opera, ma per tutti i milanesi, la cui identità culturale è profondamente intrecciata con quella del teatro. I lavori non si fermeranno qui; nei prossimi mesi, il restauro proseguirà anche su altre facciate monumentali, garantendo che la bellezza di Milano continui a brillare.