Com’è la situazione in città a quasi un mese dall’ordinanza della Moratti sulle sanzioni a prostitute e clienti? Si potrebbe dire che a pagare realmente siano solo i clienti “pizzicati”, mentre le prostitute collezionano multe e non le pagano.
Milano, di notte, è in certe strade quasi come una red light illegale. Viale Abruzzi, viale dei Mille, viale Sarca, Cenisio, il Monumentale e molte altre zone. Le pattuglie della polizia municipale fermano donne che passeggiano a tarda ora “con atteggiamenti e abbigliamenti….che manifestano l’intenzione di dare prestazioni intellettuali”. Alcune volte le trovano con clienti che cercano di giustificarsi con una scusa. Qualcuno dice che stava chiedendo informazioni. Un altro si è inventato che voleva redimere la donna con cui era.
Un ragazzo ha ammesso tutto, ma quasi per ironia, se volesse, potrebbe tranquillamente dichiarare che lui e la romena che aveva in macchina erano fidanzati travolti da un momento di passione. Ma alla fine chi paga? Da quando sono entrate in vigore le sanzioni di multe ne sono state fatte, eppure sembra che pagano immediatamente solo i clienti, probabilmente intimoriti dal fatto che se la multa venisse spedita a casa si verrebbe a conoscenza della loro “seconda vita”.
Le prostitute invece non pagano, anzi in alcuni casi fanno anche le spiritose perché mostrano tutte quelle che hanno ricevuto come un trofeo, magari più ne accumuli e più vinci. A girare di notte per Milano, le volte che capita, non sembra a colpo d’occhio che l’offerta di prostituzione sia molto diminuita rispetto a prima delle sanzioni. Si dovrà attendere anche la legge del ministro Carfagna che prevede l’arresto per capire se cambierà qualcosa sulle nostre strade e, soprattutto, dove si sposterà il fenomeno.
Per ora le sanzioni da 500 euro non hanno spostato neppure quello.
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