Gaetano Orlando, ex grande campione dell’hockey italiano, lotta in attesa di un cuore nuovo.
Amici, tifosi ed ex compagni di squadra si sono mobilitati, organizzando una festa in suo onore a casa di un altro ex grande hockeista, Paolo Casciaro
Erano almeno in quaranta, arrivati da tutto il Nord Italia, e tutti con un solo obiettivo in testa, salutare Gaetano ‘Gates’ Orlando, il capitano, di quale squadra poco importa, anche se la sua storia, e la storia dell’hockey, Orlando l’ha fatta a Rochester, Bolzano, Milano, Lugano e Berna.
Ora, nel momento della difficoltà, quella in cui questo grande campione italocanadese sta affrontando la sua lotta più dura, gli amici si sono fatti sotto, pronti a sostenerlo nell’ingaggio più importante.
Lotta per vivere, Orlando, lotta in attesa di un cuore nuovo: amici e compagni si sono subito mossi per attirare l’attenzione sul problema, che non è solo di quello che fu il grande capitano dei Devils berlusconiani, per qualcuno una sorta di ‘Franco Baresi del ghiaccio’, in grado tanto di trascinare i compagni come di ottenere il rispetto degli avversari.
E, soprattutto, un giocatore semplicemente fortissimo, tanto da vestire per tanti anni la maglia della Nazionale.
A casa di Paolo Casciaro, ex grande difensore di quei Devils Milano che vinsero tre scudetti in fila nei primi anni ’90, sono arrivati in tanti per il “Cash Party per Gates”, semplici tifosi e appassionati, gente che non dimentica le emozioni, ed ex giocatori del periodo d’oro dell’hockey italiano. A Drena, in provincia di Trento, c’era Roberto Romano, praticamente identico a vent’anni fa, quando era il muro invalicabile della gabbia dei Devils, c’erano Gianni Spoletti e Umberto Dal Pont, c’era Diego Riva, uno dei più forti portieri italiani di sempre, una delle bandiere dell’Alleghe, c’erano Mauro Giacomin ed Enrico Dorigatti, ovvero il passato e il presente del Bolzano.
E c’era, soprattutto, anche Gaetano Orlando, dapprima solo con lo spirito, quindi con una telefonata di saluti e infine con un collegamento Skype poco prima dela mezzanotte, quando il castello di Drena splendeva illuminato dai suggestivi fari puntati verso i suoi torrioni, e la cenere del fuoco su cui era stata cucinata la carne da ‘chef’ Casciaro illuminava appena il fusto di birra ghiacciata posto di fianco alla griglia.
Lentamente, gli amici di Orlando si sono avviati verso casa, carichi di emozione e gioia per aver riascoltato un caro amico, il capitano di mille battaglie. Ma il telefono ormai è caldo, il prossimo appuntamento è già deciso, resta da fissare solo il giorno. (foto: Bordignon)
Il gruppo Facebook dedicato a Gaetano Orlando
Il video della fantastica giornata: