La splendida mora che spesso si vede accanto, o dietro, a Roberto Maroni sia in occasioni pubbliche che non, al secolo Isabella Votino, ha trovato lavoro al Milan: curerà i rapporti tra la società e l’Osservatorio manifestazioni sportive del Viminale
Quanti di voi vorrebbero andare a lavorare al Milan? Avanti, ammettetelo.
Forse anche a chi tra di voi è interista, di fronte alla prospettiva di poter lavorare in quello che da tutti è riconosciuto come il più organizzato fra i club di Serie A, verrebbe l’acquolina in bocca, almeno dal punto di vista professionale. E, di solito, è sempre stato così.
L’ufficio stampa del Milan, del resto, ne è un ottimo esempio: professionisti impeccabili, gente che sa fare il suo mestiere. Ecco perché, a pochi giorni dal derby, stona la doppia buccia di banana su cui è scivolata la società rossonera: la prima è la decisione di ‘chiudere’ Milanello a Mediaset.
Curioso. Paradossale. Ma sintomo di troppa insofferenza in vista di un derby a cui la squadra di Massimiliano Allegri arriva davanti ai ‘cugini’, ma in chiaro calo di rendimento, al contrario dell’Inter, che forse in forma come ora mai lo era stata in campionato.
E poi il ‘caso’ Isabella Votino. La bella mora che compare spesso, anzi, quasi sempre, a fianco o alle spalle di Roberto Maroni, in manifestazioni ufficiali e non.
Una sorta di Marco Paolini o Leone di Lernia al femminile, per intenderci, tanto da farla soprannominare in breve ‘la donna di Maroni’. Forse anche perché in qualche occasione è stata fotografata con ‘Bobo San’ davanti all’uscio di casa. E Bobo, si sa, è un gran tifoso del Milan. E allora eccola lì, finalmente in grado di muoversi sulle proprie gambe, finendola di fare la comparsa. Più o meno… almeno… perché la ‘bella Isabella’ adesso lavora per il Milan, un salto carpiato dal ministero dell’Interno al calcio.
E’ stato lo stesso Adriano Galliani a nominare d’ufficio la signorina Votino, ‘responsabile delle relazioni istituzionali del Milan Calcio’.
Citando ‘La Repubblica’, la “Votino gioca in casa: dovrà curare i rapporti tra la società e l’Osservatorio manifestazioni sportive del Viminale, dove ha lavorato negli ultimi anni per l’ex ministro leghista”. Di certo un gran favore di Silvio Berlusconi a Roberto Maroni che, come cita sempre ‘La Repubblica’, è il vero “erede-rivale di Umberto Bossi.
E forse con questa mossa Berlusconi ha definitivamente scelto l’alleato del futuro, accreditando Maroni al posto di Bossi”. Sia che sia, sono convinto che di ragazze serie e professioniste in Italia, che avrebbero potuto ricoprire questo ‘delicatissimo’ ruolo, ce ne sarebbero state parecchie. Ma duole constatare che, a prescindere dalle simpatie politiche, a godere siano sempre i ‘soliti noti’. (foto: infophoto)