Milan-Lazio mi evoca tanti pensieri del passato, di un lontano passato, da Giorgione Chinaglia fischiatissimo a San Siro alla scoppola del 5-1 che gli tirammo in Serie B, sotto un diluvio epocale
Milan-Lazio, e tornano alla mente ricordi del passato: come quando Giorgio Chinaglia scendeva verso la porta rossonera, e guardavo la sua figura stagliarsi sempre più grande, come un treno in arrivo, mentre tenevo la testa schiacciata tra le inferriate del parterre di San Siro.
Ma indimenticabile fu il Milan-Lazio della Serie B 1982-83.
Un clamoroso 5-1 per dimostrare chi era il più forte di quel torneo cadetto, il Milan di Ilario Castagner autentica macchina da spettacolo e gol, forse motore primo di quella passione di popolo che si raccolse attorno alla squadra del Diavolo. E, poi, credo nella ripresa, quel diluvio da cui riuscii a coprirmi (senza successo), seduto sui gradoni dei popolari, solo avvolgendomi nella mia bandiera rossonera a quadrettoni.
Poi un salto all’indietro, anche se in trasferta: Lazio-Milan 3-1, annata 1972-73, un gol clamoroso annullato a Luciano Chiarugi, una rete che farà disuctere, e il pubblico dell’Olimpico che ci insulta. Sono questi i tre ‘se ghe pensi’ che mi evoca Milan-Lazio. E tante, troppe difficoltà, soprattutto in questi ultimi anni. Brava Lazio, quelle due reti di Klose e Cissé sono state davvero splendido.
Bravo Milan, che carattere a recuperare una situazione del genere, trascinato da un FantAntonio che più ‘fanta’ non si può. E allora va bene anche questo 2-2, i ‘ragazzi’ ci sono.