Guardo Marco Materazzi.
O meglio faccio finta. Perché mi rendo conto che certe voglie è meglio lasciare che gli eventi facciano il proprio corso. Ho letto da qualche parte della sua scelta ‘di cuore’ di non andare al Milan, ma di restare nerazzurro a vita. Of course. Può essere che la Materazzi-verità sia vera, come lo smoking bianco utilizzato per la ‘cresima’ (paragone rubato, scusa LNM) dello scudetto nerazzurro che a me pare color panna.
O forse altro.
Intanto però esiste anche un’altra versione della vicenda. Quella che si racconta in Curva Sud. E che ho ascoltato con le mie orecchie qualche anno fa. Quella per la quale la ‘questione di cuore’ era già stata risolta con tanto di firma, e per la quale Marco Materazzi aveva già pronta in valigia la maglia del Milan. Ma non fu Materazzi a porre obiezioni. No, non furono né lui né il suo smoking.
Fu qualcun altro. Furono i tifosi del Milan che non lo vollero. Nemmeno di striscio. Qualcosa di ultrarepellente, se si pensa che per Ibra, Ronaldo, Pirlo e Seedorf nessuno ha fatto una piega, anzi. La versione dice che ci fu un ‘incontro’ tra le parti. E parecchio ‘chiarificatore’. E così la questione poté tornare a essere ‘di cuore’. Ma queste, chiaramente, sono solo storie notturne, storie di curva. Mica roba vera.
1 Post correlati Anche Formigoni alla Milano City Marathon Hockey Milano Rossoblu – Mission:complete! Il roster dei Rhinos accoglie Renato Morelli Ma se ghe pensi: la battaglia di Pontecurone e le ‘pagnolade’ di San Siro