Che tra il Milan e l’Inter alla fine la spuntino una fra Napoli o Roma nessuno l’ha messo in conto? No? Sono d’accordo, anche se a osservare i prodi rossoneri in campo con il Real Cesena è parso proprio che le energie milaniste, pur con scuse varie rappezzate, dagli infortuni a catena (ma d’altra parte se si tiene in squadra Geremia del gruppo TNT è inevitabile) agli accorgimenti forzati in mezzo al campo, stiano arrivando al capolinea.
Fantantonio mi piace sempre di più, la maglia del Milan deve essere veramente particolare se uno come il rossiccio di Barivecchia ci mette quella grinta.
Comunque è la solita storia: Milan lento e prevedibile. Era così ai tempi di Bigon, era così a quelli di Calloni e poi, più recentemente, con l’ultimo Ancelotti in panca. Sacchi e il primo Carletto invece erano un’altra cosa. Possente il primo, avvolgente il secondo, il ‘diavolo’ era un boa constrictor che ti sgozzava senza lasciarti scampo.
Ora invece un boa lo infilerei nella camera di Antonini per non vedermelo più sulla fascia. Eppoi, diciamoci la verità: che campionato è? L’Inter che rimedia tre pappine a Udine è il fatto più curioso della giornata, sarà interessante vedere come la vicenda sarà gestita nella casa dei ‘virtuosi’, ora che anche il Buddista potrebbe venire a suonare la cetra da quella parte del Naviglio. ‘Osibisa’ Leonardo applaude lo stesso felice i suoi leprotti, sorride che sembra Cafù dei tempi d’oro, gli manca il chewing-gum.
Moratti invece non mangia chewing-gum. Mastica solo amaro.
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