Una buona squadra di Serie B, ma è difficile capire quale delle due fosse, se il Varese neopromosso in cadetteria o il Milan del presidentissimo Berlusconi.
Forse sarà perché l'ordine di scuderia è 'vincere divertendo' che la squadra rossonera, nel giorno del suo esordio, contro i bosini, ha preferito dirottare ad altra data il diktat del premier. Così, visto che in campo si fa schifo, ergo meglio perdere. Al “Franco Ossola”, nella prima uscita stagionale, i rossoneri cadono così 2-0, trafitti da due reti realizzate entrambe nel primo tempo e recanti la firma di Buzzegoli (6’) e Cellini (30’).
Per quelle subite da Amauri, Eto'o e Vucinic ci sarà tempo. «Speravo in un debutto migliore». Questo il commento del tecnico Massimiliano Allegri: «L’emozione si è comunque sentita. La condizione fisica e quella atletica sono da migliorare, così come la circolazione di palla e il gioco. Abbiamo pagato il lavoro settimanale, e le gambe pesanti sono dovute a questo». Allegri si è soffermato brevemente anche sull’argomento-mercato. «La società sa che giocatore ci serve.
Il centrocampo è il reparto che necessita di un innesto, ma – conclude – solo se sarà importante».
Il Milan che si è visto è il solito, non preoccupatevi, non aspettatevi nulla di diverso da quello dell'anno scorso. Basta una squadra onesta come il Varese, che cerca di fare del ritmo e della aggressività la sua forza, per piegare le ginocchia dei rossoneri, il cui punto focale del mercato, al momento, pare essere quello di trattenere due 'cavalli bolsi' come Ronaldinho e Gattuso, gente che il ritmo (specie il brasileiro) al massimo lo vede in discoteca.
A parte Seedorf e Pato, che hanno giostrato con sicurezza, tutti gli altri rossoneri hanno offerto una prova decisamente inconsistente. Per il Varese anche una traversa nel secondo tempo con Gamadori su calcio di punizione (73'). Milan insomma umiliato. Grazie, presidente Berlusconi.