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Il 30 novembre ha segnato l’attivazione del nuovo percorso della linea 973, ex 73, a Milano. Questo cambiamento ha subito sollevato polemiche, non solo per la scelta del capolinea, ma anche per la scarsa frequenza dei mezzi. La questione del prolungamento della linea è tornata al centro del dibattito in consiglio comunale, con cittadini e consiglieri che esprimono il loro disappunto.
Da quando la linea è stata modificata con l’apertura del primo tratto della M4, i residenti hanno manifestato il loro malcontento.
La nuova fermata in via Morosini, che si trova in prossimità di piazza Cinque Giornate, ha suscitato perplessità. I cittadini hanno sperimentato il nuovo percorso e molti di loro hanno espresso critiche, sottolineando che il capolinea e il tragitto non sono pratici. Chiara Valcepina, esponente di Fratelli d’Italia, ha evidenziato che il tempo di percorrenza è aumentato notevolmente, a causa della stretta via Anfossi, congestionata da auto parcheggiate in seconda fila.
Le lamentele non si sono fermate qui. Alessandro Verri, capogruppo della Lega, ha chiesto un ripristino del servizio precedente, sottolineando che il nuovo percorso penalizza i cittadini più fragili, che non possono utilizzare la metropolitana. Carlo Monguzzi di Europa Verde ha aggiunto un altro punto critico: la frequenza delle corse, che durante le ore di punta è stata calcolata in 20 minuti, causando disagi significativi ai pendolari.
La mancanza di ascolto da parte delle autorità competenti ha alimentato ulteriormente il malcontento tra i cittadini, che si sentono trascurati e non adeguatamente rappresentati.
Le polemiche sul nuovo percorso della linea 973 evidenziano una necessità urgente di dialogo tra l’amministrazione comunale e i cittadini. È fondamentale che le esigenze dei residenti vengano ascoltate e considerate nelle decisioni future riguardanti il trasporto pubblico.
La situazione attuale non solo influisce sulla qualità della vita dei milanesi, ma mette anche in discussione l’efficacia delle politiche di mobilità urbana. Solo attraverso un confronto aperto e costruttivo sarà possibile trovare soluzioni che soddisfino le esigenze di tutti.