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Milano si trova al centro di un acceso dibattito politico e sociale dopo la tragica morte di Ramy Elgaml, un giovane marocchino di 19 anni, avvenuta durante un inseguimento con i carabinieri. Questo evento ha scatenato una serie di manifestazioni e flashmob, evidenziando le divisioni politiche e le preoccupazioni per la sicurezza nel quartiere di Corvetto. La Lega, partito di destra, ha organizzato un flashmob per esprimere il proprio dissenso nei confronti della politica della sinistra milanese, accusata di essere “inutilmente buonista”.
Il 29 novembre, in piazzale Ferrara, si svolgerà un’importante manifestazione della Lega, con la presenza del ministro delle infrastrutture Matteo Salvini. I leader locali, tra cui il segretario provinciale Samuele Piscina e l’eurodeputata Silvia Sardone, parteciperanno per sottolineare la loro opposizione alla gestione della sicurezza da parte dell’amministrazione comunale. La nota ufficiale del partito evidenzia la necessità di un cambiamento radicale nella politica locale, accusando il sindaco Sala di non affrontare adeguatamente le problematiche del quartiere.
Non solo la Lega, ma anche Fratelli d’Italia ha programmato un flashmob per il sabato mattina, dimostrando come la morte di Ramy abbia catalizzato l’attenzione di diversi gruppi politici. In serata, gli amici di Ramy hanno organizzato una fiaccolata che partirà da piazza Gabrio Rosa, un gesto simbolico per onorare la memoria del giovane e per chiedere giustizia. La marcia si concluderà all’angolo tra via Ripamonti e via Quaranta, il luogo in cui è avvenuta la tragedia.
Queste manifestazioni non solo riflettono il dolore della comunità, ma anche le tensioni politiche che caratterizzano il momento attuale a Milano.