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Il servizio ferroviario in Lombardia continua a mostrare segnali di crisi, con un numero crescente di linee soggette a indennizzi per soppressioni e ritardi. Secondo i dati forniti da Simone Negri, consigliere regionale del Partito Democratico, nel mese di settembre 2024, ben 24 linee su 40 hanno richiesto indennizzi, un incremento significativo rispetto alle 18 linee dello stesso mese dell’anno precedente. Questo trend preoccupante solleva interrogativi sulla qualità del servizio e sulla gestione delle ferrovie regionali.
Analizzando i dati, emerge che la provincia di Varese è la più colpita, con ben 7 linee soggette a indennizzo. Tra queste, figurano tratte importanti come la Domodossola-Gallarate-Milano e la Malpensa-Milano. Anche la provincia di Pavia non è da meno, con 5 linee che richiedono indennizzi, tra cui l’Alessandria-Pavia-Milano e la Mortara-Novara. Questi numeri evidenziano un problema sistemico che colpisce non solo i viaggiatori, ma anche l’economia locale, che dipende dalla mobilità efficiente.
Un altro aspetto critico è l’indice di punctualità, che ha subito un netto calo negli ultimi sei anni. Nel 2017, la puntualità era dell’84,2%, mentre nel 2023 è scesa all’82%. Negri avverte che il 2024 potrebbe registrare un ulteriore peggioramento, complicato dal fatto che la misurazione dei ritardi è cambiata: ora si considera un ritardo di 15 minuti invece di 5. Questo cambiamento rende difficile confrontare i dati nel tempo, ma non diminuisce l’impatto negativo sui pendolari e sulla loro esperienza di viaggio.
Nonostante i dati allarmanti, il numero crescente di linee soggette a indennizzo suggerisce che ci sia una maggiore consapevolezza e attenzione verso i diritti dei viaggiatori. Tuttavia, è fondamentale che le autorità competenti prendano misure concrete per migliorare la situazione. Investimenti in infrastrutture, manutenzione e gestione del servizio sono essenziali per garantire un futuro migliore per il trasporto ferroviario in Lombardia. Solo così si potrà sperare di invertire questa tendenza negativa e restituire fiducia ai pendolari.