Categorie: Politica
|
25 Novembre 2024 13:32

Riqualificazione dell’area ex Enpam: un nuovo inizio per Pieve Emanuele

Condividi

Investimenti regionali per la creazione di alloggi popolari e housing sociale

Un progetto ambizioso per la comunità

La giunta regionale della Lombardia ha finalmente dato il via a un progetto di riqualificazione per l’area ex Enpam di Pieve Emanuele, un’iniziativa attesa da tempo e che promette di trasformare un’area abbandonata in un polo abitativo vitale. Con un contributo aggiuntivo di oltre 2 milioni di euro, l’assessore alla casa Paolo Franco ha avviato un accordo di programma che prevede la costruzione di alloggi popolari e in housing sociale.

Questo intervento non solo risponde a un bisogno abitativo crescente, ma rappresenta anche un’opportunità per rivitalizzare un’area che ha sofferto di degrado per anni.

Dettagli del progetto di housing sociale

Il progetto prevede la realizzazione di 33 appartamenti da parte di Aler Milano, con un investimento complessivo che sale a 20,3 milioni di euro. Gli alloggi saranno destinati a famiglie con un ISEE compreso tra 14mila e 40mila euro, garantendo così un accesso a soluzioni abitative a lungo termine per chi ne ha più bisogno.

Inoltre, il 60% degli appartamenti sarà destinato alla vendita convenzionata, offrendo ulteriori opportunità per i residenti. Questo approccio mira a creare un equilibrio tra diverse esigenze abitative, favorendo l’inclusione sociale.

Un passo verso la rinascita dell’area

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento, evidenziando come esso rappresenti una svolta per la riqualificazione dell’Ex Enpam. L’obiettivo è quello di riportare vita e opportunità a Pieve Emanuele, rispondendo alle necessità abitative della comunità.

La sinergia tra Regione, Comune e Aler Milano è fondamentale per il successo di questo progetto, che si inserisce in un contesto di rigenerazione urbana più ampio. L’area, nota come quartiere delle Rose, ha una storia complessa, con torri abbattute nel 2012 e un passato di promesse non mantenute. Ora, con questo nuovo intervento, si spera di dare un futuro migliore a un territorio che merita di rinascere.