Il 8 novembre 2023, Milano si prepara a vivere una giornata di forte disagio a causa dello sciopero indetto da diverse sigle sindacali, tra cui Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil. Questa mobilitazione, che coinvolge praticamente tutte le organizzazioni sindacali del settore, si preannuncia come un evento senza precedenti, con la promessa di un’adesione massiccia da parte dei lavoratori del trasporto pubblico locale. La decisione di non garantire fasce orarie di servizio, come avvenuto in passato, rende la situazione ancora più critica.
I sindacati non si limitano a chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto dal 31 dicembre 2023, ma vogliono anche sollevare un dibattito più ampio sulla mobilità collettiva in Italia. Secondo le sigle, l’assenza di risorse adeguate e la mancanza di politiche di programmazione stanno portando a un modello di mobilità sempre più inadeguato, incapace di rispondere alle esigenze dei cittadini. La situazione è ulteriormente aggravata dalla carenza di personale operativo, che ha portato a tagli nei servizi e a un aumento degli episodi di aggressione nei confronti dei lavoratori.
La giornata di sciopero del 8 novembre avrà ripercussioni significative sulla vita quotidiana dei milanesi. Senza fasce di garanzia, i mezzi pubblici come metro, bus e tram si fermeranno per l’intera giornata, creando disagi per chi utilizza il trasporto pubblico per recarsi al lavoro o per altre necessità. I sindacati sottolineano che questa scelta estrema è necessaria per far emergere la drammatica situazione del settore, che rischia di compromettere non solo i diritti dei lavoratori, ma anche la qualità della vita dei cittadini.
L’auspicio è che questa mobilitazione possa portare a un cambiamento significativo nelle politiche di mobilità e a un miglioramento delle condizioni lavorative nel settore.