Categorie: Politica
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14 Ottobre 2024 19:12

Scuole civiche di Milano: il fondo disponibile non è sufficiente, servono ancora 700mila euro

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Scuole civiche a Milano: Il deficit di 700mila euro mette a rischio le istituzioni culturali di musica, teatro, cinema e traduzione

Scuole civiche a Milano: il deficit di 700mila euro da colmare

Le necessità finanziarie delle quattro scuole civiche milanesi – musica, teatro, cinema e traduzione – non sono state del tutto soddisfatte a luglio, contrariamente a quanto molti speravano.

È emersa una controversia riguardante i fondi comunali destinati a queste istituzioni. Il milione e mezzo di euro ottenuto tramite l’assestamento di bilancio estivo non è sufficiente per coprire le necessità economiche di queste importanti scuole, che includono la scuola di musica dedicata a Claudio Abbado, quella per interpreti e traduttori in onore di Altiero Spinelli, la scuola di cinema intitolata a Luchino Visconti e quella di teatro dedicata a Paolo Grassi.

Marco Bestetti, consigliere della lista Fratelli d’Italia, ha sollevato la questione dopo una commissione cultura tenutasi lunedì pomeriggio. La Fondazione Scuole Civiche aveva inizialmente segnalato un fabbisogno di 2,8 milioni di euro per il 2024. Il Comune di Milano aveva richiesto alla Fondazione di ridurre il proprio fabbisogno, cosa che è stata realizzata attraverso un’accorta revisione delle spese e un aumento delle rette. Tuttavia, rimangono ancora 700mila euro da finanziare.

Approvazione dell’assestamento di bilancio

Con l’approvazione dell’assestamento di bilancio previsto per l’estate del 2024, era stato messo a disposizione un fondo totale di circa 150 milioni di euro, all’interno del quale erano stati individuati 1,5 milioni di euro destinati alle scuole civiche. “Credevamo che, con il voto di luglio, la questione fosse stata risolta”, afferma Bestetti, “ma così non è”. Rispetto alle necessità recenti segnalate dalla Fondazione, risulta che mancano ancora 700mila euro rispetto a quanto trasferito a luglio.

“Richiedo che venga adottata una misura alla prima occasione utile in sede di bilancio”, conclude Bestetti.