La costruzione della superstrada Vigevano-Malpensa è al centro della protesta in programma il 12 ottobre.
La manifestazione, organizzata da diversi comitati che da anni si oppongono a quest’opera, si svolgerà ad Albairate, con ritrovo alle 9 in via Donatori di Sangue. Questa tangenziale, infatti, attraverserebbe il Parco del Ticino, suscitando preoccupazioni per l’ambiente.
Una novità di rilievo è l’adesione del Partito Democratico metropolitano, sotto la guida di Alessandro Capelli. Capelli ha sottolineato la necessità di rispondere alle esigenze di sviluppo e mobilità, ponendo l’accento sulla sostenibilità ambientale, particolarmente importante in regioni che custodiscono un patrimonio naturale prezioso per la comunità metropolitana e le future generazioni.
Ha inoltre evidenziato come si siano persi 120 milioni di euro del Pnrr per raddoppiare la linea ferroviaria Milano-Mortara, affermata tra le meno efficienti della Lombardia. Capelli ha concluso sottolineando l’urgenza di investire di più nel trasporto pubblico, in particolare ferroviario, e nel miglioramento delle infrastrutture esistenti, criticando i progetti imposti senza considerare le opinioni locali.
La superstrada che collega Vigevano a Malpensa è un progetto di cui si discute fin dal 1997.
Nel luglio del 2024 sono stati assegnati i lavori per la prima sezione, identificata come “C”, che va da Ozzero ad Albairate. Questa tratta misura 6,9 chilometri e sarà suddivisa in due segmenti, includendo 6 svincoli, 4 viadotti e 3 gallerie artificiali, le quali permetteranno di superare la ferrovia Milano-Mortara, la strada statale 494 e il Naviglio Grande. Il budget previsto per questo segmento è di 170 milioni di euro, cifra simile a quella per la tratta “A” che collega Albairate a Magenta.