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Milano si appresta ad adottare un nuovo regolamento riguardante le telecamere di sorveglianza.
Questa iniziativa, avviata durante il consiglio comunale di lunedì scorso, mira a stabilire linee guida precise sull’impiego degli occhi elettronici, tenendo conto anche della questione della privacy.
L’assessore alla sicurezza, Marco Granelli, ha sottolineato l’importanza di armonizzare le telecamere municipali con quelle delle aziende partecipate, per disporre di strumenti più efficaci. Sono oltre 2mila i dispositivi già presenti sul territorio, destinati principalmente alla sicurezza urbana e alla regolazione della mobilità, come il monitoraggio del traffico, delle zone a traffico limitato e la gestione degli autovelox.
Vi è, inoltre, l’intenzione di proteggere il patrimonio culturale comunale attraverso telecamere collocate in Galleria e in vicinanza di edifici pubblici.
L’approccio non è del tutto innovativo, poiché l’obiettivo è riunire pratiche già esistenti con un focus particolare sulla gestione delle immagini. Il regolamento delineerà in modo chiaro le finalità d’uso delle registrazioni e stabilirà le modalità di accesso sia per il Comune che per enti esterni come le forze dell’ordine e la magistratura.
Ci saranno principi specifici per l’accesso alle immagini e un capitolo dedicato alla normativa sulla privacy, delineando come queste possano essere impiegate sia per un controllo generale sia per l’identificazione di responsabili in caso di irregolarità.
Giulia Pastorella, membro di Azione, ha evidenziato come la questione delle telecamere sia correlata sia alla sicurezza che, in un’ottica più ampia, alla protezione dei cittadini.
Ha osservato che la discussione attuale è particolarmente rilevante: in questo periodo, l’Europa sta approfondendo tematiche quali il riconoscimento facciale e l’uso dell’intelligenza artificiale. Anche in Italia si è assistito recentemente a modifiche legislative con il Decreto sicurezza, che ha introdotto le body cam per gli agenti, a beneficio loro stessi e dei cittadini che potrebbero subire abusi.
L’esponente di Azione ha inoltre sostenuto la necessità di un’ulteriore integrazione: sarebbe utile connettere i database delle telecamere comunali, oggetto del regolamento proposto, con quelli delle società partecipate, come nel caso delle telecamere di Atm presenti sui mezzi pubblici e nelle stazioni metro.
“Bisogna lavorare – ha affermato – sull’integrazione e sull’interoperabilità dei database, poiché, altrimenti, rimangono isolati”.
Il centrodestra, il cui pacchetto di emendamenti sarà analizzato nelle prossime riunioni, si propone di chiedere l’eliminazione degli autovelox che non siano conformi alle normative attuali. Inoltre, richiederà un’estensione del tempo per i cittadini che desiderano contestare le sanzioni. Infine, dovrebbe essere realizzata una mappa geolocalizzata delle telecamere installate in città, facilmente accessibile online.