La Ztl di San Siro: Un’attesa prolungata
Le associazioni ecologiche e i gruppi locali stanno sollecitando l’implementazione della Ztl a San Siro, soprattutto dopo le recenti indagini riguardanti i tifosi di Milan e Inter.
Ma cosa sta accadendo riguardo la Ztl? Iniziativa approvata nel 2019 e successivamente ampliata, è ancora in stand-by nonostante le telecamere siano state installate da un anno, a causa di discussioni tra il Comune di Milano e il Ministero delle Infrastrutture. Questa misura è stata fortemente sostenuta dai residenti della zona, e ora anche il WWF, Legambiente e Italia Nostra, insieme ai comitati del coordinamento Parco Ovest, chiedono un rapido avvio, specialmente in seguito all’inchiesta “Doppia Curva”, che ha rivelato infiltrazioni degli ultras nella gestione dei parcheggi vicino allo stadio.
In una nota congiunta, le associazioni hanno sottolineato che la Ztl non si limita alle aree adiacenti allo stadio, ma abbraccia diverse zone dei Municipi 7 e 8, tra cui San Siro, Harar, Trenno, Lampugnano, Gallaratese e QT8, colpite sistematicamente da traffico e soste irregolari durante gli eventi sportivi. Anche se le telecamere sono già state posizionate, una data per l’entrata in vigore del provvedimento resta incerta, e le associazioni avvertono che non c’è tempo da perdere.
Ogni volta che si svolgono eventi come partite o concerti, si stima un afflusso di almeno 30mila veicoli nella zona, creando un notevole impatto ambientale e un aumento del traffico, della ricerca di posteggio e della congestione nel quartiere. La disponibilità di aree di sosta, come segnalato dall’assessorato alla mobilità, è limitata a 3.599 posti a pagamento, 384 posti liberi, 2.262 posti per residenti e 83 riservati a persone con disabilità, numeri che non coprono la domanda.
Ma dove si sistemano gli altri veicoli?
È chiaro che molti finiscono nei parcheggi, dove la gestione è stata oggetto di contestazione, tra interessi commerciali e abusi, come evidenziato da Fabrizio Gatti per Today e Striscia. Introdurre una zona a traffico limitato (Ztl) potrebbe aiutare a contenere la richiesta di posti auto e a combattere l’abusivismo.
Il Comune di Milano ha spiegato che il rinvio dell’implementazione della Ztl è stato causato da richieste aggiuntive del Ministero delle Infrastrutture riguardo ai sistemi di controllo degli accessi.
L’idea di Palazzo Marino è di permettere l’ingresso solo a chi ha già un ticket per un parcheggio regolare, attraverso un’autodichiarazione via app. Tuttavia, la situazione rimane irrisolta e, al momento, San Siro è ancora privo della sua Ztl.