Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha affermato di non avere intenzione di rispondere alle critiche del presidente del Senato, Ignazio La Russa, riguardo la questione dello stadio.
Ha sottolineato che la responsabilità della questione è sempre stata sua e continuerà ad esserlo.
Una settimana fa, Sala ha dichiarato che non avrebbe fatto ulteriori commenti sullo stadio finché non ci fossero sviluppi significativi. Nonostante ciò, gli sviluppi e le controversie legate allo stadio di Milano stanno continuando a emergere, come il confronto con La Russa. Questo riduce la sua precedente intenzione di “rimanere in silenzio”.
Durante il consiglio metropolitano di giovedì pomeriggio, ha discusso brevemente il suo scambio di opinioni con La Russa, affermando che non avrebbe più affrontato il problema.
La controversia era iniziata martedì, quando l’Uefa aveva annunciato che non avrebbe assegnato a Milano la finale della Champions League 2027 perché la città non avrebbe potuto garantire che lo stadio non sarebbe stato in fase di lavori durante la finale.
“Il peso della questione dello stadio è sempre stato su di me fin dall’inizio, e continua ad esserlo. Rimane sempre su di me”, ha detto Sala giovedì pomeriggio: “Perciò, ho meno voglia di rimanere in silenzio quando sento cose sbagliate.
Ho sempre avuto il peso su di me e lo avrò fino alla fine”.
Il primo sindaco di Milano ha sottolineato l’importanza di perseguire un approccio di ascolto, cercando di supportare gli investimenti dei club e priorizzando l’interesse pubblico. Secondo il suo punto di vista, ciò implica un giusto pagamento per lo stadio e le aree circostanti, coerenza con i nostri strumenti di pianificazione urbana, parlando specificatamente del Piano di Governo del Territorio (Pgt) e dell’indice di edilizia, e la riqualificazione del quartiere popolare, come anche precisato nella più recente risoluzione del consiglio comunale del 2023.
L’intensa conversazione tra Sala e La Russa
Martedì, tra le numerosi critiche dal centrodestra a Sala in seguito alla decisione dell’Uefa di non concedere a Milano la finale del 2027, anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa, milanista e grande tifoso dell’Inter, ha criticato la giunta meneghina per aver fatto una brutta figura. La Russa ha inoltre ricordato di aver suggerito al sindaco la sua vecchia proposta di due stadi affiancati.
Sala, che non ha risposto alle contestazioni dei consiglieri comunali di opposizione, ha però risposto a La Russa affermando che il presidente del Senato avrebbe dovuto mostrare un maggiore decoro istituzionale e riconoscere il suo stesso fallimento, dato che Milan e Inter non avevano accettato la proposta dei due stadi vicini.
La risposta di La Russa non si è fatta attendere: “Non ho menzionato lui di proposito, ma ho parlato della giunta, per mettere in evidenza la diversità di coloro che lo sostengono, che gli impediscono di prendere delle decisioni”.
Mercoledì, inoltre, Sala aveva anticipato che, nel 2030, se Milan e Inter non saranno interessati a San Siro, lo stadio verrà venduto.