La consigliera comunale del Pd, Diana De Marchi, insieme a tutti i membri della maggioranza nel consiglio comunale di Milano, ha promosso una mozione per incoraggiare l’amministrazione a favorire l’approvazione di una legge riguardante l’Ius Scholae.
Questo permetterebbe ai bambini che hanno completato un ciclo di studi in Italia di acquisire la cittadinanza italiana, modificando così l’attuale sistema di acquisizione.
De Marchi ha spiegato che ad oggi esiste una disponibilità da parte di Forza Italia per introdurre l’Ius Scholae. Questo riguarderebbe bambini che sono già de facto italiani, che frequentano la scuola in Italia e appartengono a famiglie che hanno già costruito un futuro in Italia, contribuendo alla crescita della nostra economia.
È un passo necessario per adattare la legge sulla cittadinanza, che risale a 1992, ai cambiamenti e all’aumento del numero di studenti stranieri negli anni. “Nell’anno scolastico 2022/2023, a Milano e in provincia, c’erano 82.396 studenti non italiani, pari al 9% del totale, e in Lombardia questi numeri sono ancora più alti”, ha sottolineato De Marchi.
Si tratta di un problema non solo simbolico, ma anche pratico, se si considerano le difficoltà che riguardano la partecipazione a concorsi pubblici e l’accesso alle borse di studio universitarie.
Anche una petizione per un referendum sulla cittadinanza è in azione. L’obiettivo attuale è di abbreviare l’attesa per la richiesta da 10 a 5 anni. Fino alla fine di settembre, le firme possono essere raccolte anche online attraverso il sito del Ministero della Giustizia (utilizzando Spid). “Questi sono passaggi cruciali verso un futuro più giusto e integrato per coloro che risiedono nella nostra società e nel nostro paese. La cittadinanza non dovrebbe essere un privilegio”, ha dichiarato De Marchi.