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“Se vogliono chiedere l’impeachment per 1.300 sindaci italiani, io dico che il sindaco è anche una figura politica, quindi non capisco”.
Beppe Sala risponde così alle critiche di Fratelli d’Italia a proposito della lettera firmata dai primi cittadini per chiedere a Mario Draghi di proseguire la sua azione di governo.
A margine del consiglio comunale di lunedì 18 luglio Sala ha dichiarato di aver aderito alla lettera sia come cittadino che come sindaco. E ha aggiunto: “Meloni che si lamenta di violenze verbali della sinistra non so a cosa si riferisca, ma certamente da me non avrà atteggiamenti sbagliati, la metterò sempre sul piano della contrapposizione politica“.
Il sindaco di Milano ha ribadito: “Penso che serva che Draghi vada avanti, serve non solo il suo senso di responsabilità ma anche quello dei partiti. Non si accontenterà di una mera dichiarazione di fiducia o anche di un voto, ma vorrà qualche conferma in più, perché penso che quello che teme sia che possano votare la fiducia e poi dopo dieci giorni ricominciare”.
Secondo Sala questo governo deve andare avanti per una serie di motivi. In questo periodo bisognerà affrontare tematiche molto delicate, come la condizione economica e sociale della parte più debole della popolazione, il capitolo Pnrr, un’eventualecampagna vaccinale in autunno.
Infine, il primo cittadino ha concluso: “Poi se si dovrà andare a votare sarà anche necessario e giusto“.
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