Categorie: Politica
|
1 Ottobre 2021 13:18

Elezioni Comunali 2021, Beppe Sala: “Con me Milano sarà un modello nazionale”

Condividi

Il sindaco uscente Beppe Sala cerca la riconferma dopo 5 anni: "Rivolgendomi ai cittadini riconquisterò la loro fiducia"

Antonella Ferrari

Nata in provincia di Lodi, classe 1995, è laureata in "Scienze Umanistiche per la Comunicazione" all’Università Statale di Milano. Lavora per Entire Digital

Dopo 5 anni da sindaco di Milano, Beppe Sala è alla ricerca della riconferma a Palazzo Marino.

Tanti sono gli obiettivi per il futuro della città. tra cui l’organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2026. “Costruiremo una città sostenibile – ha detto – attenta all’ambiente e ai più fragili“.

Sindaco Sala, Lei è già stato primo cittadino di Milano per 5 anni. Perché Le servono altri 5 anni per mettere in pratica le sue idee?

Ho deciso di ricandidarmi perché il voto del 3 e del 4 ottobre sarà decisivo per Milano.

Avremo a disposizione finanziamenti fondamentali dal PNRR per costruire una città sostenibile, attenta all’ambiente, alla salute e alle fasce più fragili della popolazione. Costruiremo la città delle Olimpiadi invernali del 2026, termineremo la riqualificazione degli scali ferroviari, affronteremo la crisi climatica con coraggio. Milano può essere un modello nazionale.

Anche se la sanità non è di competenza del Comune, cosa potrebbe fare Lei per migliorarla visto il difficile periodo che stiamo vivendo?

Nei prossimi mesi grazie all’Europa e al PNRR finalmente anche la Regione Lombardia sarà chiamata a correggere il proprio sistema sanitario, attualmente troppo sbilanciato sul modello dei ‘grandi ospedali’ aumentando i presidi territoriali di cui si è sentita la mancanza durante le fasi più critiche della pandemia.

Si tratta di strutture come le Case della Salute o Ospedali di Comunità già presenti e funzionanti da anni in regioni come Emilia-Romagna e Toscana. Riportare la salute sul territorio sarà uno dei nostri obiettivi: ci impegneremo per istituire in ogni municipio le “Casa della salute”, presidi medici e territoriali di prossimità.

I suoi avversari la accusano di non aver fatto abbastanza per migliorare la sicurezza nelle periferie: come risponde?

I dati sulla criminalità a Milano sono in calo costante da 10 anni.

Dal 2011 a oggi la delittuosità è calata da quasi 265mila eventi nel territorio della città metropolitana a meno di 160mila. Questo mi fa dire che la sicurezza è certamente uno dei temi di gestione di una città, ma non è nostro il problema principale. In ogni caso l’assunzione immediata di 500 vigili migliorerà ulteriormente la situazione.

Come commenta la situazione di contrasto che si è creata in Procura a Milano?

La Procura di Milano e la Magistratura in generale sono poteri autonomi dello Stato, e dunque non è compito del sindaco esprimere giudizi.

Eventuali indagini e questioni disciplinari saranno determinate dagli organi competenti.

Può darci un suo commento su ciascuno degli altri candidati a sindaco di Milano?

È difficile fare un’analisi così specifica, anche perché i candidati sindaco sono 13. Ho ascoltato alcune buone idee, ma in alcuni casi anche la ripetizione di proposte anacronistiche. In ogni caso ho condotto tutta la mia campagna elettorale rivolgendomi direttamente ai milanesi parlando del nostro programma e delle nostre idee, ed è così che intendo riconquistare la loro fiducia, piuttosto che parlare degli altri.