Categorie: Politica
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19 Gennaio 2021 11:13

Vaccini Covid in base al Pil, Sala: “Mi cadono le braccia”

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In un post su Instagram il sindaco Sala ha detto la sua sulla proposta di distribuire i vaccini Covid alle Regioni in base al Pil prodotto.

Antonella Ferrari

Nata in provincia di Lodi, classe 1995, è laureata in "Scienze Umanistiche per la Comunicazione" all’Università Statale di Milano. Lavora per Entire Digital

Nella mattinata di martedì 19 gennaio il sindaco Sala ha postato sul proprio profilo Instagram uno sfogo nel quale si è scagliato contro la lettera inviata da Letizia Moratti al commissario Arcuri nel quale proponeva la ripartizione dei vaccini Covid alle Regioni in base al Pil.

Mi cadono le braccia” ha commentato il primo cittadino senza mezzi termini.

Sala sui vaccini Covid in base al Pil

Si è mostrato mentre faceva colazione il sindaco Sala nel post a commento del Caso Moratti. L’assessore lombardo infatti ha inviato una lettera al commissario Arcuri che non ha però incontrato il favore del primo cittadino meneghino. “Ci sono mattine in cui ti possono cadere le braccia. Il tuo Paese in preda a una crisi politica difficile da decifrare e nel momento sbagliato.

La tua Regione che chiede l’assegnazione dei vaccini in base al Pil. Ora bevo una caffè e poi tornerò a lavorare e cercare di essere un politico e un uomo giusto. Buona giornata“.

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Le repliche

Il sindaco Sala non è certo l’unico ad aver commentato la proposta della sostituta di Gallera. “Questo merita una discussione immediata in Consiglio: i criteri elencati ci sembrano discutibili e non discriminatori” aveva tuonato Massimo De Rosa. “Se è vero che l’assessore Moratti ritiene di chiedere che la distribuzione tenga conto del Pil – ha detto incredula Carmela Rossa – è evidente che ci troviamo di fronte a un tentativo di distrarre l’attenzione dai problemi della gestione del Covid in Lombardia“.

Tutti hanno diritto al vaccino indipendentemente dalla ricchezza del territorio in cui vivono. In Italia la salute è un bene pubblico fondamentale non un privilegio di chi ha di più” ha chiodato il ministro Speranza.