Categorie: Politica
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18 Marzo 2020 12:02

Coronavirus a Milano, il messaggio di Sala: “Niente tampone ai medici: inaccettabile”

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Il sindaco Sala ha criticato fortemente la scelta di non sottoporre a tampone tutti i medici e gli infermieri che lavora in ospedale: "Inaccetabile"

Antonella Ferrari

Nata in provincia di Lodi, classe 1995, è laureata in "Scienze Umanistiche per la Comunicazione" all’Università Statale di Milano. Lavora per Entire Digital

L’emergenza Coronavirus a Milano sta continuando senza sosta e l’aumento continuo dei casi sta preoccupando le istituzioni.

Il sindaco Sala si è collegato da Palazzo Marino e ha ammonito nuovamente tutti quei milanesi che ancora disobbediscono alle direttive del Governo: “La nostra responsabilità è aiutare: cercate di stare a casa. Non si gioca nei parchi o per strada“.

Coronavirus Milano, Sala: “Inaccettabile”

Il sindaco Beppe Sala, come ogni mattina ha registrato un video di pochi minuti per aggiornare i milanesi sull’emergenza Coronavirus in città. Partendo da un aneddoto che riguarda la sua vita personale il sindaco ha voluto mandare un messaggio forte per sensibilizzare la comunità: “Tutte le volte che vedo immagini di un ospedale o di un medico all’opera non torno alla mia sofferenza dell’epoca ma faccio una riflessione: cosa devo fare per aiutare quel medico? È evidente: devo assumere un comportamento tale per cui meno milanesi possibile siano costretti ad andare negli ospedali perché contagiati”.

Poi l’ammonimento a coloro che ancora girano liberamente per strada: “Non si gioca e non si corre per strada“.

Niente tampone ai medici

Una piccola nota polemica il sindaco l’ha riservata per esprimere il proprio disappunto in merito alla gestione sanitaria dell’emergenza: “Permettetemi di dire che trovo inaccettabile che ai medici e al personale sanitario non venga fatto il tampone” ha detto invocando poi la massima collaborazione da parte dei suoi concittadini: “Questi sono giorni delicati, io non so quando sarà il picco ma ho la sensazione che questi siano giorni delicati.

State a casa! Sto gestendo il quotidiano e sto pensando a cosa fare dopo per ricostruire. Io ci sono e lavoro per la città“.