L’Italia, la Lombardia e Milano stanno vivendo un momento particolare a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus, che sta dilagando ormai da settimane nel nostro Paese.
Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 marzo il presidente del Consiglio Conte ha firmato un decreto con il quale ha ampliato la zona rossa ha tutta la Lombardia e ad altre 14 province del Paese. Nella giornata di lunedì il sindaco di Milano Beppe Sala ha postato sui social un nuovo video messaggio rivolto ai milanesi che questa volta ha tutta l’aria di un appello al buon senso dei suoi concittadini.
“Cari milanesi, oggi è il primo giorno di applicazione delle nuove regole“. Con queste parole ha esordito il primo cittadino invocando i milanesi al massimo rispetto delle regole imposte dal Governo per bloccare l’avanzare dei contagi nel nostro Paese. Tra le misure prese c’è l’attuazione, laddove possibile, di forme di lavoro flessibili come lo smartworking. “La tecnologia ci può venire in aiuto – sono le parole di Sala -.
Più di mille dipendenti del Comune di Milano sono a casa in smartworking. Chiedete alle vostre aziende questa possibilità“.
Il sindaco ha quindi approfittato per comunicare che tutti i servizi comunali essenziali sono garantiti, ma è necessario prendere appuntamento per evitare assembramenti negli uffici.
Sala ha quindi riportato un quesito che gli viene posto molto spesso sull’apertura di Area C per agevolare gli spostamenti in auto ed evitare la calca sui mezzi pubblici. Il piano del Comune, però, è bel altro: “L’area C non la apriamo perchè non vogliamo che la gente, non avendo molto da fare, si riversi e venga in centro. Però medici, infermieri e personale sanitario non pagheranno nè l’area C ne i parcheggi“.
A conclusione del suo messaggio Sala lancia un importante appello: “Cambiamo i nostri stili si vita, si può e si deve. Pensiamo alla nostra salute e a quella degli anziani” ha detto prima di rivolgersi ai più giovani: “State in casa e date una mano alla famiglia. Se è il caso annoiatevi anche un po’. Milanesi, vogliamoci bene“.