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Sardine a Milano: flash mob spostato in Duomo per alta affluenza

Il raduno delle sardine a Milano ha riunito migliaia di persone, così tante da far spostare l'evento in Piazza Duomo.

Sardine Milano

Domenica 1 dicembre 2019 le sardine sono sbarcate anche a Milano. L’appuntamento, originariamente previsto per le ore 17 in piazza Mercanti, è stato spostato in Piazza Duomo, considerata l’alta partecipazione. Il Comune di Milano attendeva circa 5 mila persone: per ora non sono ancora state diffuse stime sul loro numero effettivo.

Sardine a Milano

Nessuna bandiera, ci sarà spazio per tutti – avevano fatto sapere gli organizzatori -. Per Milano e per tutti coloro che vorranno stringersi in un grande abbraccio. Riprendiamoci il diritto di guardare l’altro con un sorriso e non con la paura. Lasciare a casa ogni rancore e ogni insulto o violenza. Rimarrà solo il rumore delle onde“.

E così è stato. Le migliaia di persone che si sono trovate nella piazza centrale della città hanno tenuto da parte simboli di partito per lasciar spazio a cartelli raffiguranti le sardine o recanti scritte anti Salvini. La più presente è “Milano non si lega“, slogan che viene ripetuto per ogni città in cui vengono organizzate le mobilitazioni.

Presente tra la folla anche Roberto Saviano, che ha parlato del flash mob come di un incontro tra generazioni diverse che vogliono difendere i loro diritti. Una riunione di persone che hanno voglia di incontrarsi e ragionare, ha continuato, e impedire l’erosione della democrazia. Anche Ornella Vanoni aveva confermato sui social la sua presenza, a differenza del sindaco Beppe Sala che aveva affermato di “non volerci mettere il cappello” e invitato il centrosinistra a riappropriarsi dello spazio che ora stanno occupando le sardine.


“Milanesi cittadini del mondo”

La manifestazione avrà luogo nel pieno centro della città e coinvolgerà chiunque voglia prenderne parte, senza limitazioni di alcun tipo. “Milano – hanno detto gli organizzatori – è la città dei diritti, dell’accoglienza, dell’innovazione, della moda, una città che aspira ad essere una metropoli internazionale al pari di Londra o New York, dove c’è posto per tutti. Chi è milanese è cittadino del mondo“. I promotori dell’evento hanno quindi voluto porre l’accento sul clima di odio e di aggressività che si sta diffondendo nel mondo a discapito della solidarietà e dell’accoglienza.

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