La Guardia di Finanza ha eseguito una perquisizione al Palazzo della Regione Lombardia, nell’ambito di un’inchiesta su Luca Marisco, ex socio del presidente Attilio Fontana.
Il governatore è indagato per abuso d’ufficio per la nomina di Marisco come membro del Nucleo di valutazione degli investimenti della Regione. Le fiamme gialle hanno acquisito documenti necessari all’indagine, in vista della presentazione al gip di una richiesta di proroga.
L’indagine sull’operato di Attilio Fontana è stata aperta il 7 maggio 2019 e ha portato all’emissione di 43 misure cautelari.
Gli inquirenti hanno portato alla luce un sistema di tangenti, nomine e appalti pilotati, finanziamenti illeciti all’interno della Regione. Un filone dell’indagine, che vedeva il governatore sospettato di corruzione, è già stato chiuso con l’assoluzione dell’esponente leghista, che resta però tutt’ora indagato per abuso d’ufficio.
L’accusa verte sulla presunta violazione, da parte del presidente della Regione, del principio di imparzialità a cui si sarebbe dovuto attenere nel merito delle nomine del Nucleo di valutazione.
L’incarico ottenuto da Marisco non doveva infatti essere assegnato per via “fiduciaria”, bensì attraverso un concorso pubblico a cui hanno partecipato circa sessanta persone. Un incarico prestigioso, che prevede uno stipendio da 11.500 euro l’anno, a cui si aggiungono i 180 euro a seduta.
Secondo gli inquirenti, la decisione di nominare di Marsico sarebbe stata presa dopo la sua sconfitta alle ultime elezioni regionali. A questo punto, sarebbe intervenuto l’ex coordinatore di Forza Italia Gioacchino Caianiello, accusato di istigazione alla corruzione (reato per cui il governatore Fontana risulta parte offesa).