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Addio a Filippo Penati, è morto a 66 anni il dirigente del Partito Democratico.
Dal 2004 al 2009 ha ricoperto l’incarico di presidente della Provincia di Milano. Nato a Monza il 30 dicembre 1952, era malato da tempo.
Quella di Filippo Penati, morto la mattina di mercoledì 9 ottobre per un tumore contro cui combatteva da tempo, è stata una vita dedicata alla politica e segnata da una lunga vicenda giudiziaria, quella legata al cosiddetto “Sistema Sesto“. “Un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro” ha dichiarato nel luglio 2018 nel corso di un’intervista.
“I medici concordano che è anche conseguenza della mia vicenda giudiziaria. Da un anno sto combattendo. Questa è la sfida più importante della mia vita. Della vicenda Serravalle si occuperanno i miei legali”.
Dopo aver lavorato come insegnante e assicuratore, ha esordito nel mondo politico all’inizio degli anni Ottanta, tra le fila del Pci. Dal 1994 e il 2001 è stato sindaco di Sesto San Giovanni, sua città natale.
Ricoprì poi incarichi importanti all’interno del Ds e, in seguito, del Pd. Sotto la leadership di Pierluigi Bersani è stato scelto come capo di segreteria.
Nel 2011 è stato accusato di aver preso parte a un sistema di tangenti e di finanziamenti illeciti ai partiti. Gli inquirenti hanno portato alla luce un intreccio tra imprenditori ed esponenti politiche nell’area compresa tra Milano e Sesto San Giovanni.
L’indagine ruotava intorno alla riqualificazione delle ex aree industriali di Marelli a Falck. Il tribunale di primo grado ha assolto e in parte prescritto Penati dalle accuse. La seconda assoluzione è arrivata nel 2017 dalla Corte di appello.
È stato invece condannato dalla Corte dei Conti a risarcire 19,8 milioni di euro per la compravendita del 15% delle azioni della Milano-Serravalle.
Tra i primi esponenti politici della città di Milano che hanno ricordato il dirigente dem c’è il sindaco Beppe Sala.
“È morto Filippo Penati. Non è il momento di giudizi politici e non voglio ricordare il suo profilo istituzionale. Per me è stato solo un amico a cui ho voluto bene e che ho accompagnato nell’ultima, dolorosa, fase della sua non banale vita” scrive il primo cittadino su Twitter.