In occasione dell’ultima marcia a salvaguardia dell’ambiente, Beppe Sala si è fatto portavoce dei ragazzi in corteo e ha chiuso la manifestazione in Piazza Duomo.
Questa volta, il sindaco di Milano intende fare solo “un passaggio” dai ragazzi dei Fridays for Future. Il vero obiettivo è andare oltre le marce e instaurare “un vero dialogo con i ragazzi che sfilano” per le strade della città, aprendo loro le porte del Comune.
“Non voglio essere e non sono il politico che mette il cappello” alle questioni ambientali sollevate dai giovani di Fridays for Future, ha spiegato il sindaco di Milano nel corso di un’intervista a Repubblica.
Ma “al tema ci credo” e intende intervenire con “concretezza. Vanno bene le marce, ma occorre avviare un dialogo a due fasi”. La prima parte del progetto di Beppe Sala prevede di incontrare “una loro [dei ragazzi in corteo, ndr] delegazione per ascoltare ciò che noi pensiamo di fare per la città”. Nella seconda fase “li invitiamo in Consiglio Comunale, dove saremo noi, i politici, ad ascoltare i giovani. Ne ho già parlato con il presidente del Consiglio Comunale, che si è detto favorevole”.
La data non è ancora stata fissata, ma il primo cittadino assicura che si farà “prima di Natale”.
Nel frattempo, l’amministrazione di Milano è “nella fase avanzata del piano Aria e clima. Il Comune deve dare il buon esempio, servono azioni vere. Stiamo comprando 150 bus elettrici. Entro il 2021 a tutti gli edifici di edilizia popolare del Comune sarà tolto il riscaldamento a gasolio. 3 milioni di alberi sono possibili entro il 2030″.
Venerdì 27 settembre centinaia di studenti di Fridays for Future sfilano in corteo per le strade di Milano, in occasione del terzo Global strikes for future. Lo sciopero mondiale per il clima è stato ispirato dalla giovanissima attivista Greta Thunberg, comparsa anche davanti all’Assemblea Nazionale dell’Onu. Nella stessa giornata è stato fissato anche lo sciopero dei mezzi di trasporto ATM.